La band russa dei Nova Art è fra le più interessanti nell'ambito del moderno progressive metal. Molto giovani, ma con grande personalità e spiccata originalità, questi cinque ragazzi con "The 3rd Step" (2012) sono ormai arrivati al terzo album in studio e bisogna dire che si tratta indubbiamente di un lavoro di pregevole fattura.
Già da un primo ascolto si evince che le abilità compositive sono ben oltre la media, e la bravura tecnica dei musicisti non teme alcun confronto, nemmeno con le ben più quotate band storiche del genere. La fantasia messa in campo è notevole e il disco si presenta molto ben strutturato nella forma, ma certo non carente di sostanza e contenuti, come si evince dalla molteplicità di soluzioni che questo lavoro può vantare di schierare.
I Nova Art sorprendono per la capacità di far convivere armoniosamente attitudini sperimentali, che spesso sfociano in vere e proprie improvvisazioni di stampo vagamente jazz, con chiare influenze riconducibili al più classico heavy metal, creando così atmosfere suggestive e allo stesso tempo elettrizzanti.
In un lotto di brani di qualità, senza alcun vero riempitivo, a spiccare su tutti è probabilmente il pezzo iniziale, l'emblematico "Black Harmony", che già da solo sintetizza alla perfezione gran parte degli aspetti e dei punti di forza di un concept sempre in perfetto equilibrio fra eleganza e potenza, creatività e concretezza.
Credo che per loro sia giunto il momento di spiccare definitivamente il volo e di entrare a far parte del gotha prog metal, perchè hanno tutte le carte in regola per riuscirci.
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