Una ventina i giorni trascorsi dalla precedente mia recensione; ci stiamo rammollendo di brutto. Troppa pulizia, troppi scritti all'acqua di rose; Debaser ha bisogno di GG (Genital Grinder). Ed allora questa sera sono pronto e colpirò ancora con inaudita ferocia; tremate e tenetevi forte, qui c'è da uscirne spellati vivi, o morti se preferite.
Trent'anni da Chernobil, dal disastro nucleare; ho pensato ai Nuclear Death che si formavano a Phoenix in Arizona in quel maledetto 1986. Ho messo sottosopra la vecchia cantina di casa per ritrovare la musicassetta del loro primo disco; una TDK al cromo da 60 minuti, equamente divisa nelle due facciate tra "Reign in Blood" degli Slayer ed appunto "Bride of Insect" della Morte Nucleare. Stessa durata per entrambi i lavori: 29 minuti scarsi. Ma lasciamo da parte gli Slayer che a confronto sembrano davvero una band pop-adolescenziale.
Disco da PAURA, registrato in pochissime ore con il culo ed un budget di poche centinaia di dollari: un immondo sound cacofonico. Una bomba nucleare (e te pareva che non facessi la citazione): un suono mitragliante e degenerato che fonde insieme Grind, Death, Hardcore, Noise. Con in più la voce al femminile di Lori Bravo, una delle prime donzelle a cantare in una band così estrema e violenta. Si distrugge le corde vocali con i suoi urli balordi e schizzati; i testi raccontano di stupri, di necrofilia, di morte nelle brevi canzoni. Un caos assoluto e totale; una musica buia e orripilante che prende degno spunto da "Scum" dei Napalm Death, aggiungendo un'overdose di frenetica velocità e la blasfemia orale dei Venom. Sembra che la band sia in procinto di crollare su se stessa, di esplodere da un momento all'altro da tanta veemenza e bestialità interpretativa.
Si parte con il linciaggio verbale di "Necrobestiality" e si va avanti con una serie di brani dal titolo orrendo: "Feral Viscera", "Cremation", "The Colour of Blood". Sangue, sangue, ancora sangue; poco meno di trenta minuti di estremismo sonoro oltre ogni limite di sopportazione. Ma che godimento uditivo: un capolavoro, pochi cazzi!!
Non sapranno più ripetersi a livelli così disumani...PLACE OF SKULLS...
Ad Maiora.
Carico i commenti... con calma