Folle band newyorkese che con l'ausilio di chitarre, fiati, farfisa, synth, un canto femminile che ricorda molto i deliri vocali alla Can, si lancia in lunghe escursioni nella più visionaria psichedelia free form

4 lunghi brani, un fiume in piena dove l'acid rock, il free jazz, la psichedelia, aromi etnici, il kraut rock, vengono travolti dando vita a corpi musicali in continua trasformazione, di difficile collocazione spazio temporale. Potremmo essere tranquillamente in qualche libera comunità freak nella Germania dei primi 70.

Il primitivo Kraut rock alla Guru Guru, primi Ash Ra Temple viene evocato in "Raag Moon" un acido volo cosmico che plana direttamente in "New Millenium Prayers", un buco nero psichedelico che attira, senza possibilità di fuga tutti i suoni orchestrati dai Nymph. Una estenuante cavalcata di psichedelia totale. Ritmi forsennati  fiati e farfisa che seguono traiettorie impazzite e il libero canto di Eri Shoji che rende completamente visionario questo monumento alla libertà creativa.

Parliamo di libertà creativa e appaiono i Naked City, indossano jeans a zappa d'elefante, si pappano un trip e danno vita al delirio free jazz "Battle Funk".

"Beyond" un cadenzato acid kraut rock con la voce dai sapori medio orientali e liberi insermenti di fiati.

Forse il termine "Libero" è il più usato in queste poche righe. 

Libertà è la parola chiave per entrare nel mondo dei Nymph, un mondo dove non esistono generi e limiti espressivi, ci si deve semplicemente lasciar trasportare dal fiume in piena senza opporre resistenza. Il viaggio sarà molto movimentato, dalle improvvise rapide ma una volta arrivati alla foce sarete pienamente appagati e vogliosi di ricominciare.

 

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