Meno conosciuti, ma altrettanto interessanti le produzioni di Mika Vainio (già membro dei Pan Sonic) sotto vari pseudonimi, ha pubblicato una serie lavori come solista sotto il simbolo "Ø" che affronta tematiche simili a quelle dei Pan Sonic ma in chiave un tocco più ambient.
Tra i dischi più interessanti di queste uscite discografiche, "Metri" si guadagna il titolo di "start" di quell'idea che verrà successivamente esplorata in tutte le sue possibili variazioni da parte sia dei Pan Sonic stessi, che da Mika Vainio e Ilpo Vaisanen nelle loro produzioni soliste, o durante le collaborazioni con altri artisti. "Metri" infatti, è un disco un pò differente rispetto al successivo "Olento", e allo standard tipico "Pan Sonic-iano" che tutti conoscono.
Nonostante l'impostazione spesso astratta e disturbante della sua musica sia in evidenza sin dalle sue primissime produzioni, queste composizioni sono sicuramente più accessibili rispetto allo standard tipico successivo. Sono presenti delle vere melodie, invece delle partiture di microfrequenze e tappeti sonori elettronici, dominanti nelle altre produzioni. In ogni traccia un inconfondibile impostazione dance, data soprattutto dalla ritmica di basso "velata", ma sempre presente.
La raccolta si divide in due parti, caratterizzate da uno stile diverso:
- Dalla numero 1 alla 9 la parte meno concettuale e più vicina alla dance. Teppeti sonori impregnati di sottili melodie, ritmi "pseudo-dance" sempre presenti negli innesti ritmici. Un metodo che si affina sempre più di traccia in traccia sino a sfociare nella numero 9, "Lasi", che è da annoverare tra le sue cose in assoluto più orecchiabili. Una traccia ideale da mettere nelle sale da ballo in un momento di grande phatos.
- La seconda parte del disco è quella più concettuale e va dalla numero 10 alla 15. Si avvicina maggiormente a quel tipo di elettronica che ha sempre caratterizzato le produzioni sia come solista di Vainio, che nel proggetto Pan sonic.
A prevalere sono qui le micropartiture elettroniche che, a differenza degli altri dischi ancora non sono atonali bensì racchiudono un intrinseca tendenza alla melodia, a livello di suono base. Queste "schegge" sonore tanto care ai Pan Sonic, qui appaiono infatti più come schegge melodiche/micromelodie. Quello a spaventare di più, sono semmai gli impressionanti tappeti sonori su frequenze bassissime (il mio stereo della bose a volume medio-alto le reggeva a difficoltà) che guadagnavano potenza e consistenza di traccia in traccia, e nell'ambito di una stessa traccia.
Di questa inaspettata seconda parte, la composizione che forse, spicca di più sulle altre, risulta "Radio".
In conclusione, risulta senza dubbio un bel disco, anche se meno affascinante rispetto a quelli successivi. Anche se, per chi apprezza il lavoro di questi due finlandesi, rappresenta un disco abbastanza importante, poichè in questi solchi si possono ascoltare "le origini" di quel sound tipico che renderà relativamente famosi i due Pan Sonic.
Tracklist: 1-Sisaan, 2-Hornitus, 3-Kuvio, 4-Jl-csg 1, 5-Muuntaja (collaborazione con Ilpo Vaisanen), 6-Hion, 7-Twin Bleeps, 8-Erit-samat, 9-Lasi, 10-Jl-csg, 11-Radio, 12-Asuntola, 13-Kentta, 14-Halli, 15-Dayak.
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