'Hold on...hold on...
don’t be scared:
you’ll never change what’s been and gone.


May your smile shine on...
Don’t be scared:
your destiny may keep you warm.


‘Cause all of the stars
are fading away:
just try not to worry,
you’ll see them some day.
Take what you need
and be on your way
and stop crying your heart out'.

Estate di 20 anni fa:

prima di uscire a fine Giugno 'Heathen Chemistry', dopo il fenomenale video di 'The Hindu Times', gli Oasis pubblicavano il loro ultimo capolavoro di canzone: 'Stop Crying Your Heart Out'.

Un brano lento, incoraggiante, per un amico che non se la passava bene, che Noel Gallagher, l'autore del brano, definiva nella rivista musicale 'Tutto' 'la nuova “Wonderwall”' e in effetti, se così non fosse, però ci eravamo andati vicini: l'orecchiabilità e la piacevole ripetitività del brano che ricordava nel ritornello 'Slide Away' dal primo album ('Definitely Maybe'); e nella calura e la solitudine estiva questo brano funzionava bene.

E pure il video non era male.

Quei primi giorni di Giugno usciva in Italia il singolo e tutta l'Estate ad accompagnarci in spiaggia questa canzone lenta in stile 'ballad' degli Oasis: anche se di concorrenza ce n'era (penso a Pink con 'Let's get the party started' e 'Don't let me get me', Alizée 'Moi… Lolita', i Noir Désir con 'Le vent nous portera' e tanti altri), questo brano aveva catturato il cuore di molti noi giovani italiani.

Me reduce da un anno scolastico abbastanza deludente dal punto di vista umano (nella quarta ripetuta, all'alberghiero) e con una solitudine particolare, da spiegare, che appena avevo comprato 'Heathen Chemistry' non avrei pensato che 'Stop' avrebbe segnato due mesi dopo le uscite 'romantiche' (emozionanti) con una mia cara cugina coetanea in Calabria e le sue amiche.

Me spettatore assiduo di Mtv (quando c'era stato il passaggio da 'Rete A' a 'Tmc2' un anno prima), che vivevo la vita in contemporanea con tutto quello che passava alla televisione, soprattutto di musica: una vita reale spesso abbastanza povera, con una sintonizzata sui programmi tv, soprattutto di musica, invece eccitanti.

'‘Cause all of the stars
are fading away...'

'Perché tutte le stelle svaniscono...':

un anno scolastico, anche fuori la scuola, non molto eccitante risvegliatosi con le uscite con la mia bella cugina, sul lungomare del paese, a sciogliere in quei giorni il mio senso di solitudine e di 'inferiorità' davanti a un mondo dove desideravo essere migliore (interessante...'figo').

E le stelle sono svanite nel luccicante mondo della tv (le veline per esempio), ma anche negli anni del lavoro e dell' università, ragazze o persone con cui passavo lezioni e adesso lontane.

'Stop Crying Your Heart Out' è un brano che mi ricorda il dopo di un periodo deludente, ma con il tempo affascinante, e con la fine della canzone anche la fine di un'Estate sorprendente e la speranza di un futuro personalmente migliore. Che non c'è(ra) stato.

L'ultima canzone degli Oasis a essere veramente un classico 'à la “Wonderwall”' dei tempi delle superiori, dove 'The Importance Of Being Idle' di tre anni dopo, con tutta la sua bellezza, non potrà a parer mio figurare come un brano 'universale'.

Ha qualcosa che non lo rende tale.

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