Questa è la mia prima recensione, quindi ve lo chiedo per favore, non insultatemi, né per il mio scritto, né per i miei gusti musicali: ognuno è libero di ascoltare quello che vuole. Lo so bene, e vi chiederò scusa all'infinito, che di recensioni sui ribelli ragazzacci mancuniani, ovvero gli Oasis, ce ne sono tantissime, ma il mio amore per la musica di questi ubriaconi è tantissimo, sopratutto per l'album della loro consacrazione, a mio parere il migliore della loro carriera.

Singoli come "Wonderwall", "Don't Look Back In Anger", "Champagne Supernova" e tante altre perle di questo disco, non si trovano tutti i giorni, soprattutto adesso che circolano cantanti-star come Jesse McCartney (un gasato da paura), Britney Spears (una troietta platinata) ed altri. Si può dire che a quei tempi (avevo solo 3 anni cazzo!!) regnava la vera musica e non esisteva il divismo. Se uno inizia ad ascoltare questo disco può forse rimanere insoddisfatto di "Hello", canzone un po' noiosetta, ma subito alla track 2, ecco uno dei tanti capolavori di questo album, "Roll With It", vivace e scatenata, eppure una delle canzoni più odiate dallo stesso autore, The Chief Noel Gallagher. Silenzio un attimo, un colpo di tosse ed ecco partire con la chitarra di Noel. E' "Wonderwall", la canzone simbolo degli Oasis, scritta sempre da Noel per l'ex moglie Meg Matthews. Il sottofondo del violoncello è l'accompagnamento ideale per una rilassante e stupenda track, definita da Paul McCartney "una delle più belle canzoni della storia". Si passa a "Don't Look Back In Anger", dove per la prima volta canta Noel, e le sue doti canore sono elevatissime. Altre belle canzoni sono "Some Might Say", "She's Eletric", "Morning Glory" e "Champagne Supernova".

Un pregio: uno solo non basta per un disco come questo.
Un difetto: oggigiorno non si trovano bei dischi come questi e la band dei fratelli Gallagher forse non riusirà a farne un altro della stessa fattura.

Ma forse chissà se in futuro...

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