Quante cose ci ha regalato la new british invasion degli anni novanta?
MOLTE. La cosa che mi affascina di più della generazione musicale degli anni novanta è che prima di tutto sicuramente la polita artistica plasticosa degli anni ottanta aveva rotto; e che tra quei ragazzi era nata nuovamente una certa passione per ciò che era il rock "vecchio" e l'esaltazione delle icone delgi anni '60 e '70.
Questi fattori hanno riportato l'America a tirar fuori nuovamente il suo rock graffiante con il grunge e il movimento polveroso del nu metal (che comunque ha avuto ottimi gruppi).
l'Inghilterra invece, recupera i suoi patrioti musicali e sforna una serie di gruppi come Oasis, Pulp, Blur, Suede, Radiohead, KulaShaker, Chemichal Brothers, Verve ecc ecc. Ci sono espressioni per tutti i generi e si è tornati ad avere idee e voglia di "provare a scrivere qualcosa di grande". Poi a questi gruppi la vena artistica è passata e il Brit Pop è morto dando vita ad un momento di Teen Pop davvero da dimenticare. Ci sarà spazio poi nel 2005 per il ritorno della british invasion ma è un'altr a storia.
In ogni caso il Brit Pop '90 è stato veloce, troppo e si è incentrato solo sui nomi più grossi e venduti. Vero che la potenza melodica degli Oasis o dei Blur era troppo forte per non essere il centro dell'attenzione ma ci sono stati gruppi davvero interessanti con capacità compositive molto simili ma rimasti "nascosti".
Uno di questi sono gli Ocean Colour Scene e ho deciso di recensire questa raccolta perchè secondo me è esplicativa di ciò che sono stati in grado di fare e quanto sia grande l'ingiustizia nei loro confronti. Qui ci sono pezzi davvero belli, molto anche; ci sono perle di pop rock che andrebbero ascoltate e riconosciute maggiormente. La raccolta parte con "Riverboat Song" e ci presenta il concetto musicale degli OCS. Loro sono stati un gruppo che si è differenziato dali altri per il gusto del "suonare" non solo accordi e melodie, ma anche per le cure dei riff e del fondo musicale (gli Suede fanno compagnia) a differenza degli altri gruppi che nel buon modello Beat inglese puntano solo ed esclusicamente all'accompagnamento della voce. Detto questo si parla di un gruppo che suona, e suona bene (non si sta parlando di mostri eh). Si prosegue con "The Day We Caught The Train" e si scopre un bellissimo Athem da stadio (a parere mio il capolavoro del gruppo). Abbiamo anche stupende ballate come "One Of The Road", "Better Day", "HucKleberry Grove" e "Robin Hood". Con il proseguire dei brani disposti in oridne quasi cronologico ci si accrorge di una certa imitazione dei Rolling Stones nei primi periodi per poi darsi ad un rock più "solare" negli anni successivi. Segnalo il brano psichedelico di "July" e la dramattica "Profit In Peace" altro athem rock da stadio. Ma questo non è un gruppo che si ferma ad una raccolta ma anzi, sono belli anche i loro album come "Moseley Shoals" o "Marchin' Already" del primo periodo più Brit e quelli della maturità come "Mechanical Wonder".
Purtroppo da molti sono stati dimenticati ma sicuramente non è la fama di un gruppo che ne sancisce la grandezza. Anche se non famosissimi questo gruppo è stato un ottimo esempio del fervore compositivo dei primi anni novanta. Il brutto di tutto questo movimento è che non resisterà al tempo forse e ci ricorderemo solo dei gruppi più famosi. In ogni caso qui ci sono belle canzoni da ascoltare almeno una volta per capire che quando gli inglesi si mettono a fare rock sono sempre davvero eccezionali.
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