Non ce la faccio più a sopportare il peso della consapevolezza che questo album, e questo artista, non lo conosca nessuno.
Quindi eccomi qui, a scrivere questa "recensione", che poi recensione non è propriamente tale. Si tratta più di un testo che io lascio alla rete affinché venga alla luce, cercando il titolo e l'artista su Google, almeno uno straccio di informazione su Octavio Mesa e la sua opera.
Chi diavolo è Octavio Mesa?!? Cantante e chitarrista ma soprattutto "campesino" ("campagnolo") tipico con tanto di ruana/poncho e machete, la vita e l'arte di Octavio Mesa è indissoliblmente legata al suo luogo di provenienza: Antioquia, Colombia. L'Antioquia è quella regione il cui capoluogo è la famosa Medellin di Pablo Escobar. Ma non parleremo di questo, la Colombia è un posto troppo interessante e variopinto per ridurlo in patria di un narcotrafficante. Il nostro fa parte di una tradizione musicale che ha le sue radici e la sua ragion d'essere proprio in Antioquia, dove come lui altri suonano parranda, ma pochi ai suoi livelli. Perché qui, in questo paese dove vivo, Octavio Mesa è un piccolo divo che deve la sua celebrità come meme anche alla sua originalità non nei suoni ma nel suo atteggiamento nei confronti della vita. Atteggiamento da bad boy e puro menefreghista. Se sul lato compositivo posso garantirvi che più o meno tutta la parranda si assomiglia grossomodo, posso mettere la mano sul fuoco che le parole che mette sopra la musica non sono altrettanto banali nel suo genere, per niente.
Facciamo un esercizio di immaginazione prima di proseguire. Pensate Raul Casadei (per individuare un corrispettivo di musica popolare italiana radicata in un territorio specifico) dove però, sulla base terzinata, troviamo ora una canzone piena zeppa di volgarità sulla condizione operaia e una proto-gangsta rap. Ho finalmente catturato la vostra attenzione? Bene.
Ora immaginate uno stornello volgare e cantatelo come se vi stiate lamentando di essere vivi ma con un'incazzatura di fondo da mettere paura. Ci avviciniamo sempre di più.
Ma passiamo all'album. Los Relajos del Arriero contiene tutti i pezzi migliori dell'artista, un ventaglio di cattiveria e volgarità che mette quasi in imbarazzo nella sua potenza lirica ma al contempo lascia costernati perché quelle parole sono cantate sopra una chitarra suonata su motivi tradizionali. L'album è virtualmente introvabile, stampato poco e chi ce l'ha non lo cede a nessuno. Mai ristampato, copertina anonima e nessuna informazione online se non su Discogs.
Non posso realmente trovare metodo più efficace di spiegarvi il contenuto di questo disco se non tradurvi alcuni testi, partendo dal più "normale" verso l'apoteosi totale; quindi mi limiterò a questo per il bene della "recensione" stessa:
Iniziamo con "Diccionario Verde" (dizionario di volgarità): https://www.youtube.com/watch?v=2MSPW612JTc
Il significato delle parole
In questi versi vi darò
Ascolta con calma e non ubriacarti
Perché stai per cagarti sotto dalle risate
Il "signor figlio di puttana" è il milionario
Signor bastardo, quello è il tuo capo
La signora pompinara è la segretaria
E il lavoratore a giornata è un gran idiota
Puoi immaginarti già che il culo non è quello che pensi
È che la gente lo capisce male
È una cosa molto basilare
È solo l'ano del politicante
Un'altra parola dal suono brutto
Quando un ragazzo dice bastardo
Bene, oggi è già parola borghese
Perché su cento, novanta lo sono
All'improvviso qualcuno dice frocio
Mentre gli altri si fanno gli auguri
È solo il nome del terzo sesso
Vedi che tutto è fraintendimento
Per spiegarvi del frocio (passivo)
Quella parola è molto scottante
Devi accettarlo perché è il nome
Per il marito del frocio
Il significato delle parole
In questi versi darò
Ascolta con calma e non ubriacarti
Perché stai per cagarti sotto dalle risate
Il signor figlio di puttana è il milionario
Signor bastardo, quello è il tuo capo
La signora pompinara è la segretaria
E il lavoratore a giornata è un gran cretino
E fino a qui... quasi normale.
Poi arriva El Jornalero (il lavoratore a giornata facente parte della classe più umile) che è un susseguirsi di insulti verso il datore di lavoro e l'ingiustizia, ma con un repertorio di vocaboli degno d'attenzione: https://www.youtube.com/watch?v=6SzBUZ97P8k
Uomo questa vita è così stronza
Mi tocca lavorare come bracciante a giornata speriamo che finirà
Non sopporto più quel frocio del padrone
Il padrone, se ne vada in culo, non ci sto più
Così che un altro possa ottenere quel salario ignobile al posto mio
E il frocio (passivo) che c'è in ufficio che tracanna whisky
mentre io non posso neanche comprarmi da mangiare
Alle 5 del mattino sono già sveglio
Bevo acqua salata perché neanche più aguapanela (acqua con zucchero di canna, bevanda tradizionale molto economica)
Questa è l'unica che chi lavora a giornata si può permettere
Alle 11 del mattino il figlio di puttana arriva senza salutare
Mi dice: "Lavora sodo perché quel lavoro è da consegnare"
Alle 11 di mattina arriva il figlio di puttana senza salutare
Mi dice: "Lavora sodo perché quel lavoro è da consegnare
Lavora, ciccio, proprio come lavoro io, amico!" Opa!
Mi da fastidio rispondergli, io che lavoro per lavoro, per un salario così assurdo
anche se non ho nessuno da sostenere non mi basta a fine mese,
come è possibile, signori, che un affamato possa lavorare?
Facciamo che la paga aumenti
Così che a sto bastardo gli tocchi di lavorare
Alle 11 del mattino il figlio di puttana arriva senza salutare
Mi dice: "Lavora sodo perché quel lavoro è da consegnare"
Alle 11 di mattina arriva il figlio di puttana senza salutare
Mi dice: "Lavora sodo perché quel lavoro è da consegnare Lavora, ciccio, proprio come me, amico!" Opa!
Mi sembra che qualcuno di voi non sia ancora del tutto convinto. E se allora vi dicessi che dalle mie ricerche sul campo sia emerso che una delle sue canzoni sia stata la prima canzone con tematiche simil-gangsta della storia della musica colombiana? Eh sì, in questo paese il gangsta rap è stato per la prima volta proposto da un campagnolo ubriacone e sboccato prima che fosse popolare quel sottogenere pure da noi in Italia.
Beccatevi "Con Verraquera" (con cattiveria): https://www.youtube.com/watch?v=N80TEWdWblA
Vengo da un paesino vicino a Santa María
Là il mio papino mi ha cresciuto con pura putería (stronzeria/rozzeria)
Sono un delinquente nato che non si spaventa per niente al mondo
Non mi rattristo mai a causa di una stronzata qualunque
Non c'è colpo che manco o pallottola che io perdo
(La mia vita non vale un cazzo)
Non c'è colpo che manco o pallottola che perdo
(La mia vita non vale un cazzo)
Non ho più paura di niente con il mio nuovo machete
A chi mi dà fastidio gli stacco le palle
Sappiano che mi rompe che un idiota qualunque
Senza sapere il mio nome, pensa che io sia un coglione
Sin da quando ero molto piccolo ho saputo essere un cinghiale
(Il giorno che perderò un combattimento, sono sicuro che mi zittirò)
Sin da quando ero molto piccolo ho saputo essere un cinghiale
(Il giorno che perderò un combattimento, sono sicuro che mi zittirò)
Non ho più paura di niente con il mio nuovo machete
A chi mi dà fastidio gli stacco le palle
Sappiano che mi rompe che un idiota qualunque
Senza sapere il mio nome, pensa che io sia un coglione
Sin da quando ero molto piccolo ho saputo essere un cinghiale
(Il giorno che perderò un combattimento, sono sicuro che mi zittirò)
Sin da quando ero molto piccolo ho saputo essere un cinghiale
(Il giorno che perderò un combattimento, sono sicuro che mi zittirò)
Non vi resta che ascoltarvelo, magari usando queste traduzioni come guida. Passo e chiudo. Ora sapete anche voi e mi sento più sollevato.
Carico i commenti... con calma