Jonas Renkse in campo Death/Doom Metal è sempre una garanzia. Padre dei monumentali Katatonia insieme a Anders Nyström lo svedese dà alla luce, insieme al suo amico Fredrik Norrman, il progetto October Tide e il primo full-lenght è questo "Rain Without End".
Il sound del gruppo inizialmente può sembrare molto simile ai vecchi Katatonia, ma piano piano il suono si personalizza anche grazie al prezioso aiuto del violino di Christer Âberg. Norrman alla chitarra esegue riff e assoli che gridano la parola "disperazione", ogni nota è prolungata sino allo stremo, il riffing lento porta l'ascoltatore in un mondo di desolazione e solitudine accentuato in misura maggiore dagli stacchi di violino, solo alcune accelerazioni più tipicamente Death Metal che il gruppo propone permettono a chi ascolta di uscire dal buio mondo che si era creato tramite l'ascolto. Il growl di Renske è quello dei bei tempi, sempre molto tirato ed espressivo, dà un grande contributo alla riuscita delle canzoni, alcuni passaggi sono davvero da brivido.
Il cd si mantiene interamente su alti livelli ma contiene tre brani che a mio avviso si elevano sopra le altre tracce, la canzone di apertura "12 Days Of Rain" è la traccia più lunga del disco, forse quella più vicina al sound dei Katatonia, ma sempre molto valida, riesce quasi ad ipnotizzare chi la ascolta nel primo minuto grazie ad un riff a lungo ripetuto prima dell'ingresso della voce di Renske, davvero un ottimo episodio, "Losing Tomorrow" è la canzone più particolare del cd, Jonas canta in modo pulito (per l'unica volta all'interno del disco) e la sua voce è accompagnata da un sottofondo creato da Âberg e da una tastiera, brano non molto tecnico ma di alto livello emozionale, il vero capolavoro del disco invece è a mia detta, "Sightless", svariati cambi di tempo caratterizzano il brano, fatto di accelerazioni, assoli chitarristici, intermezzi di violino, davvero il trionfo della disperazione, il growl di Renske è particolarmente cupo e cavernoso e contribuisce a creare un atmosfera ancora più buia...
In sostanza "Rain Without End" è una vera "pioggia senza fine", una pioggia di emozioni, in particolare di emozioni pesanti, tristi ed opprimenti, chi sente la nostalgia dei Katatonia di "For Funeral To Come" e di "Brave Murder Day" non può farsi sfuggire questo lavoro davvero molto pregevole.
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