Rieccoli gli Offlaga.
Non sono cambiati per niente.
Le ritmiche sono sempre coinvolgenti, gli effetti non disturbano e il parlato di Max Collini è sempre espressivo.
C'è molta più elettronica in "Bachelite".
Questa è la novità.
"Bachelite" ti conquista al primo ascolto. Ti colpisce soprattutto la sua essenza.
Ma dov'è l'essenza di questo disco?
È nella disperazione di Carlotta, la ventenne protagonista di "Superchiome".
È nella freddezza elettronica di "Ventrale".
È nell'ironia di "Dove ho messo la golf?".
È nello splendido inizio di "Sensibile".
È nel delay della chitarra in "Lungimiranza".
È dentro Barbara, la ragazza protagonista di "Cioccolato I.A.C.P." che fa pompini in cambio di Tobleroni, lì poco distante dal campetto citato in "Robespierre".
È nel finale di "Fermo".
È nella ballabilità di "Onomastica".
È nel ricordo, che diventa confronto, che Max ha di suo padre.
Il disco finisce, lasciandoti pieno della sua musica. Difficilmente dimenticherai la melodia di "Cioccolato I.A.C.P.", la perla assoluta di questo disco.
L'unica pecca è che manca un singolo trascinante alla "Robespierre". "Bachelite" lavora molto di più sull'atmosfera che la musica sa creare, piuttosto che sul ritmo trascinante.
Max Collini, Enrico Fontanelli e Daniele Carretti hanno mantenuto le promesse fatte con "Socialismo Tascabile".
Speriamo che non si fermino qui.
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