Dialogo tra un Telespalla Bob e G, un non so.
T: Sono pessimista per il nuovo disco degli "Offlaga Disco Pax".
G: Non è facile ripetersi, soprattutto quando utilizzi una formula a bassa intensità. Dove, per principio, hai rinunciato a molte cose.
T: Non è capace a cantare: perché dovrebbe farlo? Non è capace, basta. Ci ha provato una volta con Dente e lo stavano linciando.
G: Ah, non vale quell'occasione. A te Dente sta sul cazzo.
T: Dimenticavo, sto parlando con Maria Callas. Vogliamo parlare delle tue interpretazioni canore al karaoke quando fai il terzo tempo?
G: Lì sono gli effetti della birra. E comunque stai sviando la discussione.
T: Ribadisco: non sa cantare. Perché dovrebbe farlo? Rischiando di fare come i Massimo Volume con "Club Privé"?
G: Nella vita si può anche rischiare. E' troppo facile seguire la strada comoda
T: Infatti tu in questo sei un'artista. Il giorno che svolterai verso l'uscita "dichiararsi ad una donna" ne parliamo.
G: Vai fuori traccia. Fu un esperimento coraggioso, fallirono ma almeno ci provarono.
T: Forse fu più fallimentare "Cattive Abitudini", seppur sia improprio utilizzare la parola fallimento.
G: FORSE!?
T: Sì, forse. Devo ancora decidere. E comunque sono pessimista: secondo me sono già ad un bivio.
G: Spiegati meglio.
T: "Socialismo Tascabile" fu un lampo, riuscì fin troppo bene. "Bachelite" aveva qualcosa di diverso
G: Ed infatti mi era piaciuto di più
T: Però c'era la pecca di "Sensibile".
G: Le cose perfette non riescono a nessuno. Neanche a quello lassù.
T: Ritorniamo a "Bachelite". C'era meno rancore nei testi di Max.
G: Rancore?
T: Sì, rancore. C'era quello che spaccava le scatole di assorbenti, Kappler e vogliamo parlare dei Dead Kennedys?
G: Magari un'altra volta. Ho capito cosa intendi. Ci ha messo un po' più ironia. Ma anche le musiche erano diverse.
T: Sì, puntando ad un basso profilo. Una ricerca della normalità...
G: Hai usato le parole magiche: basso profilo.
T: Allora ho ragione io. Perché cercare di cantare a tutti i costi quando non si è capaci? In fondo Max Collini è un agente immobiliare. Secondo te uno che fa quel lavoro può essere una rock-star? O un cantante?
G: Effettivamente...
T: Effettivamente un cazzo! Ho ragione io
G: Visto che hai ragione, cosa ti aspetteresti dagli Offlaga Disco Pax?
T: Un bel disco, di basso profilo. Magari in linea con lo stile dei concerti. Canzoni che piano piano vengono fuori, con poche frasi memorabili ma pensieri più lunghi. Magari un disco che resta il più possibile nel microcosmo di Max. In fondo lo sai anche tu: è bravissimo a raccontare le "piccole cose di pessimo gusto" della sua Reggio Emilia.
G: Max Collini come Gozzano?
T: Forse, ma non è importante.
E' importante sapere che Telespalla Bob ha ottenuto ciò che desiderava. Te ne accorgi nell'artwork del disco (un omaggio a "Corteo", gioco da tavolo degli anni '70. Ormai introvabile). Reggio Emilia, e la sua pianta esagonale, al centro di tutto. Sequoie, ultras e tanta architettura. Strutture imponenti come piccole case della periferia. Tutti luoghi che Max conosce bene, per un motivo o per un altro. Luoghi che ha vissuto in prima persona. E l'unica volta che scappa dalla sua città ("Tulipani") sceglie di fermarsi nell'alta Val Camonica. Provincia di Brescia, come Offlaga. Il paese. Ed Enrico e Daniele, di sfondo, ognuno mogio mogio. In fondo Max è un agente immobiliare e, per quanto dica che il suo è un mestiere pericoloso, non è nato sul palco. Ogni volta ha bisogno d'abituarsi, anche dopo estenuanti tour. E allora perché complicarsi subito la vita? Col tempo ci si prende le soddisfazioni, con calma. Ci hanno messo un anno di lavoro e limatura in studio. Anche voi, non correte troppo. Guardatevi un po' attorno. Spesso quello che vogliamo è stato sempre accanto a noi ma ce ne accorgiamo troppo tardi, quando ormai è lontano.
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