Lo so è già stato recensito. Ma ormai quest'album, per vari motivi, mi è entrato nel sangue. Lo conosco a memoria, tutto, o quasi. E in fin dei conti solo la musica ha questo potere di entrarci nel cervello senza spingere, perchè lei ha il telepass, e non fa la coda ai caselli. ma il pedaggio lo paga pure lei. Quindi andiamo a ricontrollare quanto è stato pagato. In questo caso ben poco. ci era entrato nel cervello con la stessa velocità con la quale ne uscirà. Ma di questo forse ne avevamo la sensazione anche al momento dei suoi primi ingressi. Quelle storie strane, ma non troppo; quella musica innovativa, ma non troppo; quel pasticcio domenicale tanto buono quando lo tieni un pò in frigo, ma meglio mangiato appena tiepido.

Conosco una persona che mangia per nervosismo cucchiaiate di zuccherini al limone, quella roba lì, citrosodil o comecazzosichiama. Conosco un altra persona che ha perso il senso del gusto per aver fumato troppe sigarette. E ne conosco un'altra che ha lasciato case e chiese, rumori gentili e traccie sottili (magari sugli zerbini dei miei pianerottoli) non ho la competenza-voglia di indagare il suono e la sua qualità, di questo ne parleranno-hanno parlato altri. Io voglio parlare del fenomeno commerciale.  Questo è un cd che è COMMERCIO. Si basa sui principi basilari del marketing:

  1. trovare un target di persone
  2. essere appetibili anche per un range di persone che si avvicina a questo target (o addirittura, come nel caso di questo cd, crearne da zero uno)
  3. creare (o sfruttare, all'occorrenza) un immaginario collettivo (i feticci visivo culturali del comunismo) e un immaginario simbolico intimo del gruppo (il wafer tatranky, il toblerone, il pupazzo, il negozio di dischi di cavriago)
  4. naturalmente, creare anche della discreta musica
  5. non so se voluto, ma ne ha tutti i "crismi", fare in modo che si accenda una disputa tra 2 complessi musicali (e non aggiungo altro, il materiale trampolino di lancio della vostra curiosità verrà soddisfatto dal testo di Tono metallico standard, mastro google trabocca)

Il target di persone a cui si rivolge si manifesta in: frequentatori di centri sociali in felpetta e bandiera della pace, amicisti e pacifichevoli; trentequarantenni liberi professionisti disillusi; ogni tipo di adolescente che debba seguire una moda per non essere escluso dal resto della società. Il target creato dal cd è rimpolpato da esuberi di ogni fazione e scelta politica, età o inclinazione sessuale che ritenga essere stato citato nelle canzoni. Il merito principale di questo cd è avere creato una bolla atemporale, un buco nero cosmico nel quale infilarsi senza rischiare la disintegrazione molecolare, purtuttavia restando abbastanza angosciati da come il tempo possa essere una fase alterna e la vita un ricordo così pesante da non essere spezzato dal tempo futuro, ma anzi vittima di un percorso sprezzante dove la musica possa invilupparsi attorno e creare dimensioni nuove.

Ascoltatelo però il cd, eh!

Elenco tracce e video

01   Kappler (05:21)

02   Enver (04:50)

03   Khmer rossa (05:31)

04   Cinnamon (04:23)

05   Tono metallico standard (05:00)

06   Tatranky (08:12)

07   Robespierre (03:30)

08   Piccola Pietroburgo (05:54)

09   De Fonseca (25:14)

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Altre recensioni

Di  sodo_caustico

 Uno di quei dischi che ti fanno guardare al futuro con ottimismo.

 Testi impegnativi, a volte difficili da inserire in un contesto musicale classico, ma i ragazzi ci sanno fare.


Di  antimo_d

 Gli OfflagaDiscoPax raccontano storie da grande freddo post-guerra fredda con tanto di accento emiliano e sarcasmo indispensabile.

 Kappler (CAPOLAVORO), testo realista ma atmosfera di abbandono che suggerisce il lasciarsi morire del protagonista dopo la pensione.


Di  AristarcoScannabue

 “Un disco militante zeppo di spunti sognanti, di momenti delicati, taglienti come solo i ricordi dolci sanno essere.”

 “Il cantato è recitativo, distanza nostalgica e ironica, con una drum machine che sembra un telegrafo in perenne S.O.S.”


Di  Dune Buggy

 "Il tratto originale della loro musica è nel coniugare musiche electro, new wave, a testi non cantati bensì recitati."

 "L'ascolto di queste 'prove tecniche di trasmissione' è consigliabile a piccole dosi, ponendo attenzione ai testi più che agli spunti melodici."


Di  DanteCruciani

 La loro è una specie di musica elettronica con voce recitante in primo piano: pensate ad un mix di Suicide e Massimo Volume, ovviamente con la lezione dei Cccp in bella mostra.

 Sono polaroid di un’Italia che non esiste più, o di un’Italia che sta vivendo, e che purtroppo è vuota.