A volte ci sono album che sono impossibili da capire a pieno senza analizzare attentamente il contesto in cui sono stati fatti e Русское Поле Экспериментов è uno di questi. Parliamo dell'Unione Sovietica di fine anni 80: censura, ideali comunisti e governo prossimo al crollo. Proprio durante tale periodo esce questo album. Bisogna tenere a mente che al tempo i primi album stranieri iniziarono a diffondersi tra la popolazione, ma spesso erano limitati dalla censura. I GrOb spinti proprio dalla voglia di emulare alcuni dei loro idoli decisero di iniziare questo progetto nel 85. In Русское Поле Экспериментов la loro idea era di fare una cosa mai sentita prima in patria: un wall of sound con influenze post-punk, percussioni esotiche, doppie (a volte triple) chitarre piene di distorsioni e bassi non legati alla melodia. Spesso sono usati strumenti non convenzionali e alcune manipolazioni fisiche dei nastri. Tutto questo era registrato negli scantinati, su nastri magnetici per evitare la censura e la deportazione, cosa altamente probabile ai tempi. I testi "cantati" da un cantante che ha imparato soltanto ad urlare senza rompersi le corde vocali sono ovviamente influenzati dalla situazione in cui si trovavano. Parlano di politica, di religione, di attualità, restando sempre provocatori e rivoluzionari. Alcune tracce addirittura nate successivamente al suicidio dell'ex-chitarrista Дмитрий Селиванов. Sicuramente il loro lavoro migliore (pari solo a Здорово и Вечно) e classico della musica Russa. Riesce in 30 minuti a trasmettere tutto lo sporco e la corruzione del governo sovietico del tempo. Sicuramente più fedeli loro alla linea dei CCCP.

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