Per Stone l'america è un paese violento, edonista, selvaggio, l'america è un serpente che viaggia per la route 66, l'america è patria di sbirri che si presentano più efferati e psicotici dei serial killer (sbirri ben rappresentati dal folle poliziotto esperto nella cattura di psicopatici jack scagnetti), l'america ma un po tutto l'occidente è patria di giornalisti avvoltoi disgustosi ben incarnati dalla figura di Wayne Gayle, il giornalismo oggi è questo e i media oggi sono questi "è bello essere con te wayne gayle, fai del bene alla gente".

Il film è celebre anche per il montaggio iperfrenetico modello mtv anni 90 era dell'ecstasy e delle frequenze jungle a 320 bpm, chi invece si presenta del tutto normale nel suo essere anti-eroe è proprio la figura del serial killer, innalzato a unico vero filosofo e sopratutto uomo puro in un mondo coperto da feccia im-monda, uno dei pochi film cult degli anni 90 , di quelli che rimangono impressi negli anni a venire perchè hanno dipinto la realtà presente e futura, infatti non si può dire che questo film non sia stato anticipatore in qualche modo della realtà-menzogna mediatica che noi viviamo oggi, il film poi è stato girato nel '94, e le cose nel 94 non puzzavano come oggi. Nel celeberrimo montaggio iper frenetico del film, Stone usa tutti i supporti disponibili: video, blue-screen, b/n, cartoons in un tripudio di effetti visivi raddoppiati da una martellante colonna sonora di 75 brani diversi ottenendo eccezionalemente un impasto di serial-tv, videoclip, horror e road-movie.

La pellicola scorre alla velocità del suono, ed il film non si prende poi così sul serio, anzi lo trovo anche divertente, alla maniera di Stone, che credetemi avrà pure lui i suoi difetti, come un certo eccesso di retorica nel raccontare le sue storie, Stone non è Tarantino appunto perché troppo ancorato ai risvolti sociali , ed ai problemi della nazione, Tarantino invece se ne stra infischia della scorreggia drammatica di stato.

Tra i momenti mitici del film poi come non ricordare l'intervista abberrante nel carcere di Wayne Gayle a Mickey Nox, una scena che da sola vale il film, come quando Gayle in una pausa per la pubblicità chiede a Mickey se vuole incipriarsi il viso, Wayne Gayle è l'uomo in carriera del 2000, un avvoltoio spietato, un Fabrizio Corona ante litteram, che se ne viene con gli indici di ascolto, Stone fa il moralista ok, ma chissà se questo 'natural born killers' sarebbe stato migliore di quello che già è nelle mani di Tarantino, di sicuro alcuni caratteristi avrebbero assunto altri toni, magari non sarebbero esistiti personaggi come wayne gayle o jack scagnetti, o avrebbero assunto altri connottati in mano a Tarantino, anche se alla fine furono tratteggiati dallo stesso Tarantino in fase di sceneggiatura, salvo poi disconoscere tutto, infatti la sceneggiatura originaria del film venne scritta da Tarantino, ma modificata radicalmente da Oliver Stone al punto che Tarantino decise di prenderne le distanze.

" qui è wayne gayle dalla prigione di massima sicurezza… è in atto una carneficina, ma non vi preoccupate telespettatori, vi faremo vedere tutto" pensiamo a mentana, o fede, o bruno vespa e poi spariamoci questo film al massimo del volume, l'effetto è garantito.

All'America occorre un nemico. E un nemico non manca mai se viene ossessivamente cercato e consumato nella cronaca quotidiana.

Carico i commenti...  con calma