Anche stavolta Mr William Oliver Stone ci spiazza ma non troppo proponendoci un film “biografico” contro il sistema, incentrato sugli ultimi giorni di Mr Edward Joseph Snowden, prima di darsi alla latitanza lontano dalle grinfie degli States e della NSA ovvero la National Security Agency, cioè l'organismo governativo degli USA che, insieme a CIA e all'FBI, si occupa della sicurezza nazionale (e non solo a mio avviso...).

Nel cast vediamo per sole tre volte (quasi un cameo) apparire uno dei miei attori preferiti e che non rivedevo da più di dieci anni (mea culpa, ok?) ed è il buon vecchio Mr Nicolas Kim Coppola meglio conosciuto come Nicolas Cage, nipote di Mr Francis Ford Coppola nei panni di un ehm, testone informatico a cui l'amministrazione ha sottratto un'idea e al suo fare rimostranze l'ha poi spodestato dai suoi incarichi per relegarlo all'insegnamento sempre nell'apparato dell'intelligence, altri attori conosciuti non ne vedo a meno di non considerare famoso anche Mr Scott Clinton Reeves (sui set da una decina d'anni) figlio di Mr Clint Eastwood.

La trama non sto a sviscerarla, ma il tema del film mi fa tornare in mente che già negli anni '70 c'era uno slogan che a volta si scandiva nelle manifestazioni contro il sistema e che Eugenio Finardi ci cantava link ovvero che "la C.I.A. ci spia” (e francamente, oggi come oggi saremmo degli sprovveduti a non credere che siamo sotto osservazione quasi 24 su 24, e che per chi ci sorveglia abbiamo ben pochi segreti o forse nemmeno uno), in breve OS trae spunto da un paio di libri i suggerimenti per girare questa pellicola su un uomo che decide di divulgare a dei giornalisti ciò che sa sul fatto che il governo USA controlla tutto ciò che viene detto/scritto di personale nelle email o attraverso i cellulari ecc. da chiunque nel mondo, negando di farlo e ammettendo il contrario fino a prova contraria si capisce e quella prova la fornisce Edward Snowen stanco di questo abuso contro la libertà e la privacy dei cittadini da parte del potere costituito, ovviamente così facendo mette a repentaglio la propria esistenza, tanto da essere costretto a rendersi uccel di bosco e trovare rifugio momentaneamente in Russia.

Nelle due ore di visione restiamo incollati tifando per Snowden e non ci accorgiamo del tempo che passa (manco io so perchè uso il plurale ma tant'è).

E per finire, da quel poco che ho letto (e cioè sulla solita wikipedia) pare che: Secondo alcune indiscrezioni dell'intelligence statunitense, il presidente russo Putin starebbe pensando di consegnare Snowden al neo presidente Donald Trump, per una distensione dei rapporti tra Washington e Mosca, nonostante il 18 gennaio 2017 gli sia stato rinnovato il permesso di residenza in Russia fino al 2020, anno nel quale potrebbe richiedere la cittadinanza russa.

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