Uh-oh, ci fanno notare che questa recensione compare anche su Buong.it.

Ha poco di nuovo l'ultimo lavoro dell'ex chitarra dei Timoria.

Omar (rinato dopo l'aneurisma che l'aveva colpita diverso tempo fa) dà alla luce questo album che nulla aggiunge a quanto già percorso con il suo vecchio gruppo (che era già orfano di Francesco Renga)... testi e sonorità marchiate a fuoco e in pieno stile "Timoria" che quindi generano un album di pop-rock italiano molto orecchiabile, non a caso il singolo "Shock" sta imperversando nelle radio e in TV.

Pedrini (al secondo album solista) non riesce ancora a distaccarsi completamente da quanto già fatto (forse a sé risulta il brano "La follia" echeggiante ad alcune sfumature ibride tra Mannoia, Vasco Rossi e Battisti) e a poco serve la "manipolazione elettronica" (per altro poco incisiva), tentata da Omar proprio per affievolire la grande impronta Timoria presente su tutto il disco... l'impronta c'è e si sente.

A ogni modo "Pane burro e medicine" è un buon disco di musica italiana, onesto e senza grandi pretese, un importante punto di (ri)partenza per la nuova vita di Omar Pedrini.

In bocca al lupo.

Volevo, grazie a questa occasione salutare tutta la comunità DeBaser!

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