Che Omar fosse rimasto un duro e puro si sapeva.
Durante tutto il 2019 ha portato in giro per l’Italia un concerto quasi interamente incentrato su quel fantastico album dei mai troppo ricordati Timoria, che si chiamava “Viaggio senza vento”.
Band scintillante, con Omar voce e chitarra, Carlo Poddighe chitarra, tastiere e cori, Larry Mancini basso e cori, Simone Zoni chitarra e cori, e Stefano Malchiodi alla batteria.
Viene quindi riproposto in questo album, uscito nell’autunno del 2020, il viaggio interiore di Joe, ragazzo con una vita difficile e sbandata.
Joe, dopo essere diventato un tossico che si chiede il perchè abbia abbandonato i luoghi dell’infanzia per prendere una brutta strada, cerca, attraverso diverse esperienze, una via di riscatto per diventare una persona migliore.
I brani,anche in questa versione live del Nostro Zio Rock, non perdono un grammo della loro potenza ed espressività (e bisogna dire anche che Omar è diventato anche un ottimo cantante).
Ai brani di “Viaggio senza vento” si aggiungono una meravigliosa “Il cielo sopra Milano” (dal suo ultimo album solista “Come se non ci fosse un domani”) dedicata alla città che lo ha adottato, anche se lui resta sempre un bresciano verace, “Sole spento” che non può mai mancare in un concerto di Omar Pedrini, per andare a chiudere con “Hey hey, My My (Into The Black)” di younghiana memoria.
Uno splendido concerto e un ottimo ascolto!
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