Ragazzi questo che vi presento, per vari motivi, è un disco imperdibile: Omar Sosa "Promise" (otà)..

Omar Sosa giovane jazzista cubano (42 anni) pianista e vibrafonista, ha la classe di un leader ormai affermato.. Trattasi di una registrazione "live" tenuta ad Amburgo... Si inizia con una voce che evoca racconti leggendari (Eleggua in Do) contrappuntata da un piano sofficemente jazz... E il nostro Paolo -poi vi dirò chi è- che da subito segno di una classe cristallina...

Un impasto sonoro pieno di ingredienti forti; percussioni vivaci, colorite e mal d'africa... canto da "griot" su tessiture irrorate da tradizione e innovazione.... Cool e sperimentazione... acustico e tracce di elettronica o quantomeno d'effetti estesi.... Viaggio in Africa, andata e ritorno, con sosta in Sardegna... Musica di isolani screziata e arricchita dalla chiara tromba di un altro isolano doc: Paolo Fresu (capito chi intendevo) col flicorno e con la tromba in sordina, in splendida forma.... Ascoltate la quarta traccia "A Moment" per verificare cosa intendo: una estasi sonora vi avvolgerà.... Ma che spettacolo, ma che goduria!! Mare, sale e ancora mare, contaminazioni, aria di Berchidda e d'Avana e canto "scat " nevrotico ed efficace nella track successiva: "AFRECANOS WEST".. Una fantasmagorica cavalcata tra angoli sonori di ogni dove.... Musica nera?, Musica bianca? Intarsi caraibici e calori ritmici di fragori cool, musica meticcia e dall'ampia tavolozza cromatica senza scartar nessun colore e spremendo i tubetti fino alle ultime tracce... Qui siam davanti ad una eleganza musicale inaggettivabile...

Arte sonora e niente folklore così tanto per fare o tanto per dire.... E tutta la Cuba trattenuta emerge imperiosa in "Weekend Soft" sesta traccia... che sembra d'essere dalle parti di un Secundo jazzato, speziato e insufflato di Tabasco.... Atmosfere sambate e illuminate di sole potente e di sigari fortemente aulenti... Si chiude con "Lyade" una ballata sincopata ed eterea... piena di sonorità impalpabili ed aeree..... tra afrori di salsa "titopuentica" e il publico che chiude in coro col gruppo.. "Sjèsjèsjèmoro....Sjèsjèsjèmoro ...Sjèsjèsjèmoro".... ad libitum. Paolo ha ospitato, per buon rendere e non solo vista l'affinità, Omar Sosa nel suo festival sardo nell'ultima edizione... E fortunato chi li ha ascoltati dal vivo!! Tra dna ritracciabile in work song, blues e rumba, chachacha, launeddas e tenores a cappella, un disco che definire di una bellezza straripante, è riduttivo assai...

Sette tracce che vi segneranno irrimediabilmente... lasciandovi stigmate musicali avvertibili da tutti quelli che vi avvicineranno... Allora? Ikkefatè costì!! Attivate carta di credito e padiglioni auricolari... e vai!! Buon ascolto!

Sorrisi di lontananze ignote! Vostro Rainer!

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