Qualcosa è cambiato. Chi segue il gruppo nei live si sarà già accorto che qualcosa è cambiato.
Carlo Veneziano sostituisce alla chitarra Giulio Favero anche se la sostituzione lascia Giulio dietro le quinte. Giulio infatti registra il nuovo cd, Giulio suona la chitarra in tre pezzi del nuovo cd, Giulio suona il basso in una canzone del nuovo cd. Il nuovo cd appunto. "Take me away" esce nel 2004 dopo 3 anni da "You kill me", perla degli One Dimensional Man, e subito stupisce l'ascoltatore.
Anzitutto perché in questo caso il cd è più curato, meno grezzo, in quattro parole più melodia, meno noise. Ciò non significa che gli One Dimensional Man abbiano preso un'altra via, sono sempre loro, tra blues, rock e fischi, soprattutto se si considera il contesto live che i cd precedenti forse rappresentavano meglio. Ciò non significa che il nuovo chitarrista sia una marionetta i cui fili li tira Favero. Nossignore, Carlo Veneziano è un signor chitarrista che accoglie l'eredità del precedente e come naturale ci mette del suo. Ciò non significa che gli altri due si siano calmati, Dario Perissutti pesta ancora la batteria come un ossesso e Pierpaolo Capovilla apprezza ancora distorsioni e fischi spaccaconi miagolando le sue linee melodiche come al solito.
Colpiscono nell'ordine "Fool World", con cui si apre il cd, "Tell me Marie" e "The 4th Floor" in cui si racconta di come dev'essere a cadere dal quarto piano (che bellezza!). Cito tre pezzi giusto perché sono quelli che preferisco e ho già apprezzato nei live, ma il resto non scherza. Come con "You kill me" si ha l'impressione di un album che funziona veramente bene nel suo complesso, va ascoltato da cima a fondo, non si ricorda solo per il pezzone-che-tira. Che dire, One Dimensional Man è uno dei migliori gruppi in assoluto del panorama musicale italiano, con una propria identità ben definita che comunque riesce a stupire innovando quel tanto che basta ad accordare progressisti e conservatori (tranquilli non sono democristiani, anzi). Stupisce anche il fatto che un gruppo con questa caratura e con il miglior manager esistente sulla faccia della terra (chi lo ha visto sa di cosa parlo) sia in qualche modo sottovalutato da molti nel settore (basta notare le difficoltà per trovare i cd sia nuovi che, soprattutto, vecchi) e che l'esperienza europea non li abbia portati ad un successo internazionale a mio parere dovuto.
Per concludere, se non avete ancora assistito ad un live degli One Dimensional Man fate presto, esibizione e manager valgono anche parecchi chilometri di strada per raggiungerli, se davvero non potete cercate "Take me Away" ottimo nuovo cd della band veneta.
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