Quello degli Oniric è un progetto ben assortito che, con un giusto lavoro di rifinitura, potrebbe un giorno fare delle belle sorprese alla scena musicale italiana.
Nati nel 2005 per opera di Carlo De Filippo, tastierista dei Drammagothica, e Gian Piero Timbro, musicista dei Sonoria, il duo inizia a portare avanti questo side-project che giunge nell'anno successivo a questa prima pubblicazione, intitolata "Suggestioni", un demo in chiave semi-acustica formato da quattro tracce abbastanza godibili, nelle quali non riusciamo a riscontrare aspetti particolarmente negativi, all'infuori della voce ancora acerba, spesso stonata e sbrigativa, di Gian Piero, vistosamente bisognosa di un qualche miglioramento (anche l’innesto di un controcanto femminile non sarebbe una cattiva idea).
I primi due brani, "The Rest Will Flow" e "Dangling Cloud" giocano a mescolare umori malinconici tendenzialmente neo-folk (Argine, Spiritual Front) a sentori new wave, meticolosamente supportati dalle ossature di una carezzevole chitarra acustica e dalla costante presenza di un synth sentimentale ed avvolgente, perno di un sound oggi giocoforza valido, ma che in futuro necessiterà di maggiori cure in fase di produzione. "Euphonia Revolver" ci fa perdere per qualche minuto il filo logico, saltando qua e là, nella sua breve durata, tra territori musicali apparentemente distanti. Le tonalità basse del cantato in italiano donano un certo gusto neo-folk al pezzo e funzionano abbastanza bene nel contesto, ma la struttura fin troppo psichedelica del brano, a nostro avviso, non è tra quelle più propizie. "Destroy Paranoia", il brano migliore del lotto, chiude il cerchio, sfumando le umbratili note del duo nostrano nel riverbero di emozioni lontane e dimenticate.
Gli Oniric, per ora, rimangono una piccola promessa nell'affollato underground italiano: speriamo che, col senno di poi, sappiano sfruttare al meglio la forza delle proprie suggestioni e farci innamorare della loro dolce malinconia.
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