Il 1986 è stato senza discussioni l'anno più significativo per ciò che concerne il verbo Thrash Metal. Master Of Puppets/Reign In Blood/Peace Sells... sono materiale per una raccolta firme volta alla promulgazione su Debaser del sesto pallino tanto sono imprescindibili. Senza dimenticare perle quali Energetic Dissassembly e Pleasure To Kill di Watchtower e Kreator. In mezzo a tutto questo marasma di brutalità e classe possono tranquillamente reclamare un degno posticino gli inglesi Onslaught grazie al qui presente ''The Force'', fulgido esempio distruzione sonora Made in Europe. Messe in archivio -ma mai completamente- le splendide e selvagge cavalcate Venom-style dell'esordio ''Power From Hell'' i bristoliani decidono che è giunta l'ora della devastazione e danno in pasto ai fan assatanati dell'epoca il loro capolavoro. La cosa che ho sempre adorato di questo album è il suo fottutissimo suono old school; un'assalto continuo senza fronzoli per quello che è a tutti gli effetti l'ideale punto d'incontro tra ''Show No Mercy'' ed ''Hell Awaits''.
L'entrata in gruppo del dotato Sy Keeler (e il conseguente dirottamento di Paul Mahoney al basso e Jesse Stallard alla seconda chitarra) ha senza dubbio giovato all'economia distruttiva del platter permettendo a Nige Rockett e soci di dilettarsi in pezzi assai lunghi e tortuosi; ''Let There Be Death'' ''Metal Forces'' ''Fight With The Beast'' prime tre sfuriate, oltre ad essere diventati degli inni per centinaia di fan, hanno un denominatore comune: partenze esaltanti, ritmica martellente scandita da un drumwork infaticabile (Steve Grice), assoli alla velocità della luce e una voce indomabile che esplode come una scheggia impazzita (una rivista del periodo la definì testualmente ''E' come se Cronos avesse fatto di Araya un sol boccone sputandoselo subito dietro...''). Le lugubri aperture pianistiche di ''Demoniac'' e soprattutto i pachidermici rintocchi di campana che introducono ''Flame Of The Antichrist''-per chi scrive la gemma del disco con i suoi riff vertiginosi e le tematiche angoscianti- provano come il combo aveva raggiunto una maturità compositiva ad oggi mai più ritrovata. Unica nota dolente -oltre all'orrenda cover- rimangono i patetici e infantili testi anticristiani (''...satans force rains from the throne to slay the priest of lies...'' ''...satans awaiting to regain the crown return it to hell's dark domain...'') che non fanno rabbrividire neppure un poppante perso nella Foresta Nera.
''The Force'' è un blocco di marmo che non può essere scalfito. Vi ritroverete a cadere in un pozzo infernale di headbanging senza via d'uscita accorgendovi solo alla fine dell'arrembante ''Thrash 'Till The Death'' di avere un piccolo dolorino alle vertebre cervicali che ne pregiudicherà l'ascolto per 4/5 giorni. Dopodichè non saprete più farne a meno.
L'album definitivo degli Onslaught. Irrinunciabile per ogni thrasher che si rispetti.
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