Gli Oomph! volevano che il loro album n° 10 fosse qualcosa di memorabile, la degna celebrazione di un traguardo così importante, e con questo "Monster" dimostrano che a volte volere è davvero potere; non che i precedenti "Warheit Oder Pflicht" e "GlaubeLiebeTod" fossero brutti dischi, anzi, ma questo li supera di gran lunga, è un album straordinariamente riuscito sotto tutti i punti di vista, curato nei minimi dettagli come mai prima nella storia del trio della Bassa Sassonia; lo si capisce fin dagli aspetti più marginali come la copertina, indubbiamente la migliore degli Oomph!, scelta tramite un contest tra i fans del gruppo.
Il cambiamento è da sempre insito nella natura degli Oomph!, che anche in questa occasione non hanno mancato di stupire: se "GlaubeLiebeTod" si segnalava per un ritorno a sonorità più dure "Monster" punta tutte le sue fiches sull'impatto e sull'orecchiabilità, sbancando il casinò: si tratta dell'album più pop ed accessibile di Dero e soci, un album scorrevole, ispirato, tamarro quanto basta e soprattutto divertente al punto tale da risultare entusiasmante. Bei testi, ritornelli orecchiabili, sound potente e ben bilanciato con alcune stuzzicanti novità e, inedito assoluto, non c'è traccia di riempitivi, niente cali di tensione, nessun passaggio a vuoto. L'album entra istantaneamente in circolo, lo si ama a prima vista e regge benissimo anche sulla distanza, merito di canzoni come "Labyrinth" che è probabilmente il miglior singolo della storia degli Oomph!, a tutti gli effetti una nuova "Augen Auf!" ancora più esplosiva e convincente o la rockeggiante opener "Beim Erste Mal Tut Immer Weh"; spiccano per forza d'urto i formidabili refrain di "Bis Zum Schluss" e "Wer Schon Sein Will Muss Leiden", che denotano una grande ispirazione nella non facile ricerca della melodia perfetta, come anche le reminescenze EBM di "Revolution" e "Die Leiter" o la grande carica di energia emanata da perfetti anthem da concerto come "Lass Mich Raus", "Brich Aus" e l'intensa "Sandmann", originariamente pubblicata come singolo a sé stante e successivamente inclusa nell'album.
Come "GlaubeLiebeTod", anche "Monster" è arricchito, completato e reso ancora più riuscito ed interesante da raffinatezze e variazioni sul tema; "In Deine Huften", la canzone più dura nell'album, anche nel testo che vede cozzare stridentemente desiderio e morte il ritornello è un tango sgraziato e pesante, con tanto di fisarmonica, mentre la grandiosa "Geborn Zu Sterben" è intrisa di un sound retrò, un'atmosfera da cabaret vaudeville degli anni '30 che maschera come un trucco ma lascia abbondantemente intuire l'ironia decadente e spietata del testo. Tanto per non farsi mancare nulla in "Monster" è presente anche una ballata, la seconda in tutta la storia del trio dopo "The World Is Yours", pubblicata originariamente come B-side di "Sex Hat Keine Macht" e successivamente nella raccolta "Delikatessen"; su "Auf Kurs" invece gli Oomph! hanno puntato molto al punto da realizzarne un crudo e struggente videoclip ed è una fiducia ben riposta perché si tratta di una canzone stupenda, orchestrata alla perfezione ed ideale per esaltare la potente ed empatica vocalità di Dero, un risultato eccellente per una band che non ha mai avuto la cultura delle ballads.
Paradossalmente l'unico piccolo passaggio a vuoto si segnala con il primo singolo "Wach Auf!", leggermente inferiore alla media dell'album, ma questo non intacca minimamente l'esito finale di questo disco straordinario, che rappresenta il capolavoro degli Oomph! dal 1999 ad oggi; merita il massimo dei voti proprio come "Wunschkind" rispetto al quale si pone all'estremità opposta del range stilistico dei Nostri; curiosamente Dero, Crap e Flux si dichiarano grandi ammiratori degli ABBA, e secondo me se il mitico quartetto svedese avesse mai fatto un album metal non sarebbe stato poi tanto diverso da "Monster", che mostra una straordinaria padronanza nell'arte plasmare melodie, creando grandi aspettative per il disco che sarà chiamato a raccoglierne la pesante eredita, "Des Wahrsinns Fette Beute", atteso per fine marzo 2012. Riusciranno gli Oomph! a centrare il bersaglio per l'ennesima volta?
Carico i commenti... con calma