I primi anni 2000 sono il periodo più difficile della ventennale storia degli Oomph!: già "Plastik" accanto a grandi exploit evidenziava alcuni preoccupanti passaggi a vuoto, ed in più ottiene un riscontro commerciale comunque buono ma evidentemente inferiore alle aspettative della Virgin: questo porta ad un deterioramento nei rapporti tra la band e la casa discografica; l'album successivo, "Ego" del 2001 è un disastro totale, una copia scadente di "Plastik" terribilmente prolissa, raffazzonata e priva di idee, su cui non vale la pena soffermarsi ulteriormente. Con la pubblicazione di "Ego" il legame contrattuale tra gli Oomph! e la Virgin si esaurisce, Dero, Crap e Flux hanno finalmente il tempo di riordinare le idee, lavorare con più calma e riprendere il timone di una nave che rischiava seriamente di spiaggiarsi; Dopo essersi assicurati un contratto con la Sony BMG inizia una nuova fase nel percorso artistico del trio, tutt'oggi ancora in atto.

L'album che segna la rinascita è "Warheit Oder Pflicht" del 2004, che introduce innumerevoli elementi di novità: le influenze americaneggianti di scuola nu-metal che avevano caratterizzato "Plastik" e soprattutto il pessimo "Ego" vengono abbandonante in favore di un preponderante sound gothic-industrial di radici più europee, cambiamento sottolineato anche dalla decisione di focalizzarsi su sole canzoni in lingua tedesca relegando l'inglese per occasioni "particolari". In più la nuova casa discografica dimostra di voler puntare molto sugli Oomph!, concedendo loro buoni mezzi promozionali e budget necessari per realizzare videoclip di impatto e rafforzare la propria immagine. Una fiducia che va di pari passo con l'evoluzione di una band che da qui in avanti riuscirà a sfornare per ogni album singoli azzeccati ed efficaci, forti di ritornelli orecchiabili e melodie convincenti: "Augen Auf!" è sicuramente il prototipo di questo nuovo corso, sottolineato anche dal look più personale ed eccentrico di Dero, ed in misura ancora maggiore il secondo singolo, l'intrigante "Sex Hat Keine Macht", in cui la band mette per la prima volata in pratica l'arte di "bucare il video" con provocazioni di grande impatto visivo. "Warheit Oder Pflicht" non è certamente il miglior disco degli Oomph!, dopotutto la band è appena uscita da un difficile periodo di crisi e con il tempo arriverà una totale ripresa ma è un album onesto, convincente ed energico, ed è questa la cosa più importante.

Tralasciando i due singoloni l'album si mantiene su un livello omogeneo ed equilibrato, sicuramente meno estroso rispetto a "Plastik" ma più unitario, niente stridenti contrasti tra grandi highlights e modesti riempitivi ma tante buone canzoni come "Tausend Neuen Lugen", il cui riff martellante ricorda abbastanza da vicino quello di "Sonne" dei Rammstein, altri potenziali singoli come "Wenn Du Wenst", "Dein Weg", "Tief In Dir" e "Diesmal Wirst Du Sehn", incalzanti e veloci, che mantengono alto il livello di adrenalina. Colpiscono in positivo anche l'ottima "Der Strom", arricchita da un piacevole riff di gusto quasi classic-rock, "Dein Feuer", in cui le chitarre ritornano ad essere più ruvide e massicce, e il cantato di Dero ringhioso come ai vecchi tempi e i cambi d'umore, dalla calma all'agitazione di una conturbante "Im Licht" che nasconde in sé la sofferta e tormentata ghost track elettronica "I'm Going Down", in cui si percepisce tuttavia una sensazione di sollievo: il peggio ormai è passato, è un ricordo che presto sbiadirà: "I'm not going down, I can see your hand reaching out for me" canta Dero, ribellandosi all'inerzia negativa che stava attanagliando la sua "creatura".

"Warheit Oder Pflicht" è stato per gli Oomph! una potentissima iniezione di fiducia, oltre le più rosee aspettative l'album conquista la seconda posizione nella hit parade tedesca, addirittura il singolo "Augen Auf!" vola fino al primo posto scalzando niente meno che un classico del ciarpame d'alta classifica come "shut up" dei black eyed peas e rimanendoci per un mese intero. Il valore di una band si giudica da tutto tranne da exploit simili ma per gli "Oomph!" è stato un meritato riconoscimento dopo anni di onoratissima carriera che trascende il valore di un album e di un singolo entrambi di buon livello, aprendo in pompa magna un nuovo grande ciclo che continuerà in crescendo con i due album successivi. 

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