"Early Recordings", come si evince dal nome, é una raccolta delle prime registrazioni degli Opal, provenienti dai due EP "Fell From The Sun" e "Northern Line". Non é dunque un album vero e proprio, ma neanche una semplice antologia, in quanto racchiude gran parte del materiale del gruppo prima che facesse il suo primo e unico LP, "Northern Line". Formati a Los Angeles nel 1983, gli Opal nacquero per iniziativa dell'ex-chitarrista dei Rain Parade David Roback e dell'ex-bassista dei grandi Dream Syndicate, Kendra Smith, cioè dalle ceneri di due gruppi storici del Paisley Underground. Lo stile del gruppo riprende in parte quello dei Dream Syndicate più lenti ed onirici, aggiungendo però certe inflessioni mediorientali ed anticipando certa psichedelia degli anni 90, di cui furono protagonisti i Mazzy Star.

I tratti distintivi della band sono senza dubbio la voce della Smith, che coniuga la freddezza e il distacco emotivo di Nico con l'intellettualismo di una Ricky Lee Jones, in un registro spettrale su cui si stendono le trame oniriche della chitarra di Roback. Nascono così tenere e soporifere ballate sospese fra blues e country come "Empty Box Blues", "Northern Line", "My Only Friend". "She's A Diamond" é una conturbante ballata psichedelica, "Harriet Brown" potrebbe averla scritta Bob Dylan sotto acido, "Hear the Wind Blow" riporta direttamente agli anni 60. Altrove il gruppo adorna la sua eterea psichedelia di sonorità mediorientali: così prendono forma due raga come "Grains Of Sand" e soprattutto "Lullabye", e la sinuosa "Bright On Sunday". "All Souls" é quanto di più austero sia stato concepito in ambito psichedelico, mentre "Fell From The Sun" si distingue per le distorsioni della chitarra di Roback che creano un'atmosfera ipnotica mentre la sezione ritmica procede a passo marziale. In questo album Roback tra l'altro si dimostra un grande maestro del rock psichedelico come ce ne sono stati pochi dopo il periodo d'oro dei 60.

"Early Recordings" é un disco a mio avviso fondamentale della neo-psichedelia, pietra miliare del genere e fonte di ispirazione per molti gruppi, a partire dai Cowboy Junkies, agli Idaho, ai già citati Mazzy Star. Un album che crea un'atmosfera tutta particolare, di pace interiore, di notturni paradisi rurali, di letti fatti da petali di rose su cui sprofondare, di oasi nel deserto dove fermarsi e riposare. Tutto però, meno che un album solare. 

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