Toh!... i Katatonia
Toh!... Brave Murder Day
Toh!... gli Opeth.
Toh!... Blackwater Park
Ctrl+C, Ctrl+V
Ops!

Dopo questa esauriente recensione vediamo di spiegare un po' chi sono gli Opeth.
Quattro giovani svedesi influenzati dai primissimi Entombed formano un gruppo di death metal svedese e sembrano destinati ad una normalissima carriera musicale nel vastissimo mondo del death metal senza alcuna speranza di emergere dalla fanghiglia in cui sono immersi. Pubblicano dal '95 al '98 tre album discreti, in cui si inizia già ad intravedere la genialità di Mikael Akerfeldt, mente pensante di questi Opeth, ma nessuno li nota, tantomeno il successo.
Nel 1999 arriva il cambio di etichetta discografica, dalla Candlelight alla Peaceville (autentica scopritrice di talenti quali Anathema o My Dying Bride), ed arriva anche il quarto album "Still Life". E gli Opeth esplodono (poveretti...). La bellezza di questo masterpiece li catapulta fuori dai confini nazionali e li fa conoscere in tutto il mondo come fautori di un death metal progressivo lievemente influenzato da sonorità barocche, rendendo quindi unica la loro proposta, essendo proveniente da un paese in cui senza alcun preavviso presero a venire fuori, come da una catena di montaggio gruppi di death melodico dopo il successo riscosso dagli At The Gates con Slaughter of The Soul.
Per cui gli Opeth, raggiunto il loro maggior apice compositivo potevano benissimo fermarsi qui.

Poi qualcuno gli presta uno qualsiasi dei primi cd dei Katatonia e gli Opeth diventano una cover band dei loro fratelli maggiori. I brani, se qualcuno credeva che non fosse stato possibile diventano ancora più lunghi (10 minuti in media), più psichedelici, più dilatati e forse anche più belli ma di sicuro meno originali (queste cose le hanno già fatte i Pink Floyd decenni fa e i Katatonia come esempio più recente) e meno immediati.
Inutile negare la bellezza di alcuni arrangiamenti di chitarra acustica o le splendide clean vocals di Akerfeldt, dei momenti più tirati dove la stessa voce soave che ci deliziava fino a pochi secondi prima si è trasformata in un growl dalla potenza devastante, però...

Sono due anni che cerco di capire se questo cd è un capolavoro o una semplice scopiazzatura, e non ci sono ancora riuscito.

Carico i commenti...  con calma