Essendo un fan sfegatato degli Opeth da quasi cinque anni ho notato la mancanza dell'ultima uscita discografica del gruppo svedese, The Roundhouse Tapes il primo live album del gruppo dopo solo album studio e il DVD Lametantions registrato al Stepher's Bush Empire il 23 settembre 2003 che purtroppo raccoglieva solo i pezzi degli Opeth sotto la casa discografica Music for Nations (RIP) e soprattutto dall'album prog rock del gruppo, Damantion tralascando i pezzi da album mastepiece per il death melodico come Orchid  e Morningrise. Nel 2007 per fortuna gli Opeth hanno colmato questa lacuna nella loro discografia con The Roundhouse Tapes, registrato al Roundhouse di Londra il 9 novembre 2006 durante il Ghost Reveries Tour. Il nome dell'album richiama la demo del 1979 degli Iron Maiden, The Soundhouse Tapes. Quest'album oltre ad essere come ho già detto il primo live album del gruppo, è anche l'ultimo album con il chitarrista Peter Lindgren e il primo con Martin ''Axe'' Axenrot dietro le pelli, anche batterista del gruppo death metal dei Bloodbath. L'album è composto da due cd, uno con 6 canzoni e l'altro con 3 canzoni che portano la durata complessiva a 96 minuti circa. Ora passo alla vera e propria recensione.

L'album si apre con il breve intro "Through Pains to Heaven" tratta dal film del 1979 del regista tedesco Werner Herzog Nosferatu, principe della notte, remake del film del 1922 di Murnau Nosferatu il vampiro.  Dopo questa intro la prima canzone che ci troviamo e' "When", tratta da My Arms, Your Hearse, la canzone che parte subito violentissima con la sua parte death metal con il growl di Akerfeldt che fa quasi paura, poi la canzone entra nella sua parte riflessiva e progressive rock con dolci arpeggi interrotti dai blast beat di Axe che ci portano diritti all'inferno... tutta la canzone è un susseguirsi di tempi lenti, mid-tempo e tempi ultraveloci. Il pezzo dopo "Ghost of Perdition", tratto dall'ultimo album del gruppo, Ghost Reveries che parte anche a questo con la parte più violenta e quando Akerfeldt canta in voce pulita il pubblico canta con lui, tutto questo rende la canzone molto meglio della versione sull'album. Dopo arriva ila bellissima canzone "Under the Weeping Moon", tratta dall'esordio Orchid e poi a "Bleak", tratto da Blackwater Park che Akerfeldt apre con le parole ''absolutely black metal nonsense'' e il pubblico urlante... la canzone si apre con dei riffoni malefici e il solito fantastico growl malefico per poi portarci con dolci arpeggi verso una musica dolcissima e riflessiva, interrotta dalle secche rullate di Axe, la canzone a differenza che dal cd ha qualche riff leggermente cambiato. Poi con "Face of Melinda", tratta da Still Life (il loro album più progressivo escludendo Damnation) che è un pezzo progressive rock intermante cantato in voce pulita da Akerfledt che crea un'atmosfera molto malinconica interrotta nel finale dalla batteria di Axe che con colpi secchi ci porta all'ultima canzone, "The Night and the Silent Water" tratta dall'album Morningrise, considerato da fan e critica il migliore del gruppo. La canzone non era mai stata suonata in pubblico fino al Ghost Reveries Tour essendo deidcata al padre di Akerfeldt scomparso durante le registrazioni di Morningrise, quindi la presenza nell'album ne fanno una vera chicca... la canzone che parte con un mid-tempo interrotta da arpeggi prog che introducono al growl del grandissimo Akerfeldt poi arpeggi che creano molto pathos e ci fanno ricordare le influenze Camel del combo svedese, poi ritorna il growl e un violento mid-tempo che ci accompagna verso il finale del cd. 

Il secondo cd si apre con "Windowpane" tratta dall'album acustico del gruppo Damnation, la canzone ci porta in una atmosfera anni '70 dove sono facilmente intuibili le influenze progressive rock di Camel, Yes, Pink Floyd, Genesis. La canone ècome un salto nel passato e un tributo della band ai gruppi che hanno influenzato metà del suo sound. Dopo aver ringraziato il pubblico si arriva alla canzone dopo, "Blackwater Park", tratta dall'album omonimo. La canzone è una scarica di violenza assassina, qui sono fortissime le influenze Morbid Angel e dei Death nella canzone che per 12 minuti ci porta nella distruzione più totale interrotta da qualche dolce arpeggio. Dopo la presentazione dei membri del gruppo si arriva all'ultima canzone del cd e dell'album, "Demon of the Fall" tratta da My Arms, Your Hearse dove si parte subito col growl di Akerfledt con un mid-tempo, qualche arpeggio e si parte nuovamente in quarta e si arriva violentissimi alla conclusione dell'album.

Il mio voto all'album è 4 perché ritengo che gli Opeth sono un gruppo che tecnicamente credo siano tra i migliori di oggi del panorama metal mondial insieme ai canadesi Cryptopsy e agli svedesi Meshuggah. Inoltre l'album è prodotto benissimo e sembra di essere quasi al concerto, ma purtroppo penso che la cosa che manca agli Opeth sia l'incapacità din non riuscire a coinvolgere completamente il pubblico, ma penso che questo difetto venga migliorato in futuro.


LINEUP:

Mikael Akerfeldt - chitarra / voce
Peter Lindgren - chitarra
Martin ''Axe'' Axenrot - batteria
Martin Mendez - basso
Per Wiberg - tastiere  

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