L'ago tra i solchi:

Interstellato nel drone, tra anelli di saturninica liturgia sinergicolisergica, dorme il pastore.
Le pecore, guidate dal canide tricefalo seguono la fase rem, colorandosi di un cielo grigio in promessa di rossa neve.

L'orso è morto, la sua prole brulica in formicai cementizi dche dalla terra si arrampicano lungo macerie di un programmaspaziale giunto primo e sconfitto.

Due angeli con ali di pece si accoppiano nell'alto vuoto, e grondano sul creato gocce impazzite. Fluidi di sacro peccato si mischiano a scarti gassosi
gravidi di veleno, piovono sul creato. E nutrono e dissetano e si uniscono e si gonfiano e diventano forza e scendono. e Spaccano travolgono dissipano sradicano e tutto sfociano, in un enorme pozza di vuoto mobile. il riflesso della notte l'illumina.

La penna d'oca che illumina:

E' un disco, psichedelico, russo. Centro russia. Cheboksary, ma tanto ne sai quanto prima. Suonano un uomo e una donna. Bello. Trippone profondo.

La verità:

E' la prima e l'ultima volta che faccio una parafrasi di qualche cosa che scrivo, la prossima volta fatevela da soli usando le orecchie. Oppure leggete solo i grassetti.

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