Orange Juice meteore scozzesi degli anni ’ 80, ricordarli è solo un piacere anche grazie a un coloratissimo Album come “Rip It Up” . James Kirk, Steven Daly, David McClymont e la voce caldissima e inconfondibile di Edwyn Collins che riesce a portare semplicità nei ritornelli, mantenendo la carica primordiale di band punk. E così approdano con la fondazione di pop-funk, white-soul dando il meglio di se stessi creando una melodia concentrata soprattutto sul funky a copertura totale di tutti i brani.

Tracce come “A Million Pleading Faces”, “Turn Away” , “I Can’ t Help My Self” e “Rip It Up” , sono esattamente e pequilibrate in un’ identica danza leggiadra dai suoni incessantemente ballabili e coinvolgenti e per  niente stucchevoli. Gli Orange Juice furono un gruppo veramente particolare per la qualità e la difficoltà di esposizione dei testi e nell’accostamento e mescolanza di voce con ritmo, di grazia con vitalità prorompente. Diedero spunto a successivi gruppi come gli Aztec Camera, Jesus and Mary Chain, Teenage Fanclub, Belle and Sebastian, e le loro canzoni si sono conservate ancora oggi grazie alla naturale eleganza e spontaneità dove la transazione da punk a pop è stata alquanto indolore se non addirittura piacevole e scherzevole a tal punto di ironizzare dando un nome al gruppo assurdo e di controsenso nel contesto delle circostanze, visto che erano nati come gruppo punk, e così vollero chiamarsi “Succo d’Arancia” .

Ebbene sì, è stato un grande gruppo di transito, spero che vi ho aiutato a spolverare i ricordi anche perché, come si potrebbe dimenticare una voce così unica. “Rip It Up” anche se lo ascolti una sola volta, lo ricordi per sempre.

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