Nel corso dei secoli, la Chiesa ha sempre avuto un ruolo da protagonista nella storia; è riuscita a cambiarne il corso varie volte, ha sempre messo il becco un pò dovunque e lo ha messo anche dentro la musica pop; e meno male che quella volta gli girò pure bene, in quanto ne incoraggiò la diffusione
e il successo. Ma entriamo nei dettagli...
E' anche grazie al Concilio Vaticano II (1962/1965) se oggi possiamo parlare di Trip-Hop, di GNU-Metal di Noise e Grindcore, e di avere debaser con le sue meravigliose rece (fra cui questa) ed i suoi casi umani e bestiali.

Ispirato e convocato da Giovanni XXIII, al fine di rinnovare profondamente la Chiesa di fronte  all'incedere dei tempi moderni, il Concilio promulgò quattro Costituzioni, tre Dichiarazioni e nove Decreti che cambiarono effettivamente la liturgia romana millenaria per proporsi in maniera più diretta ed efficace verso i fedeli.

Uno sforzo notevole fu dedicato ai "ggiovani" futuri paladini da evangelizzare e scudocrociare; per i più piccini, finalmente si comprese che per avvicinarli bastava il Calcio; un campetto e un pallone hanno un potere d'attrazione verso un ragazzino che neanche 10 Gesù Cristi insieme potrebbero avere.
Chi non amava sfracellarsi le ginocchia giocando, poteva sempre smanettare con bigliardini e pinghi-ponghi di cui si foraggiarono tutte le sale parrocchiali Omnibus; e fin  qui possiamo dire che fu un successo, in quanto l'unico punto morto della giornata per un bimbetto all'oratorio, che era quella oretta di catechismo o la santa messa, erano abbastanza sopportabili.

Se con i più piccoli si puntava sull'effetto ludico, per sedurre i più grandicelli c'era bisogno di ben altro. I soliti preti a cui può mancare la carità ma non l'arguzia, cavalcando quel fenomeno chiamato beat andarono incontro al nuovo desiderio giovanile di fare musica, e mai scelta fu più felice.
La chiesa diede loro la possibilità di suonare, creare musica e addirittura esibirsi davanti a un
pubblico in un live domenicale.
Fu così che il concetto di musica sacra suonata fra le stagne pareti parrocchiali fu stravolto, favorendo la nascita della "Messa beat".

Gran parte di tutti quei vecchi zitelloni barbagianni che suonavano (proto-depressive) l'organo, furono scalzati da band di giovanotti che con strumenti musicali moderni, facevano battere mani e chiappe anche alle nonnette incartapecorite in ultima fila.
In questo modo la musica pop mise definitivamente le sue radici grazie all'enorme opportunità mediatica parrocchiale. Un'autentica rivoluzione seconda solo forse al Punk!

Da quel momento se la messa era "beat", il sold-out era cosa certa. E fu un apoteosi! Schiere di fedeli facevano la fila per ascoltare "Resta con noi Signore la sera", "Come spighe nei campi", "Osanna Ah! Osanna OH", "Prendi questa offerta" (specie quest'ultima particolarmente cara ai parroci che ne incoraggiavano il bis per ovvi motivi) e tante  altre hits, che venivano e vengono tutt'oggi replicate ogni domenica con immutato successo di critica e di pubblico.
 
Nel corso degli anni, l'originario pacato e democristiano beat-sound ha subito naturali evoluzioni stilistiche abbracciando altri generi fino a toccare estremità sonore inimmaginabili.
E' il caso degli ORATORIO, con un nome che la dice lunga sul loro passato da cherichetti ma che suonano un improbabilissimo METAL da far rizzare le papaline.

Provenienti dalla Finlandia, discendono da quei goti che qualche centinaio di anni fa si convertirono, al cristianesimo grazie all'encomiabile opera dei missionari che nel loro eterno errabondare, e schivando mazzulìate normanne (altro che Messner...), portarono il verbo in queste estreme lande
nebbiose, fredde e pagane.

Facenti parte di quel particolare movimento chiamato Christian Metal gli Oratorio ci propongono un canonico Metal, classico, con interessanti spunti qualitativi. La loro particolarità anzi la loro alternatività poggia sui testi, che sono veri e proprie lodi all'Altissimo, in totale contrapposizione a quella parte del Metal (Black e Death) che, volendo usare un eufemismo, con i testi sacri ci avvolge i carciofi.

Il loro ultimo sermone datato 2006, pubblicato dalle Edizioni Paoline Lapponi - REDEMPTION, ci  mostra una band Metal di tutto rispetto e con tutti gli attributi a posto! Citando alcuni titoli quali : Burning  - Brothers - Whispers In The Night - Come In To My Heart, possiamo scorgerne lo spirito "buonista",  ma scordatevi che ciò possa influenzare la parte tecnica ammorbidendola, in quanto riff, assoli, intensità vocale e l'intero impatto sonoro sono quanto di più potenti e metallare si possa trovare in giro.

Gli Oratorio ci confermano, se ce ne fosse ancora bisogno l'adattabilità, la poliedricità la multifunzionalità di quel meraviglioso genere che è il Metal; apparentemente monolitico ma che in realtà è tanto versatile da essere apprezzato trasversalmente. Un genere per ogni età, ceto, gusti etero o omo, per i laici e ora anche per i teodem.

Certo, i tempi non sono ancora maturi e il Christina Metal essendo un genere estremo, continua a faticare nelle cripte mantenendo il proprio status underground, ma siamo fiduciosi che un prossimo Concilio gli farà guadagnare i galloni della ribalta sacrestiale, e anche il fedele avrà il suo meritato pane e pogo quotidiano.

STAY POWER MA ANCHE STAY ORA PRO NOBIS.

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