I fratelli Paul e Phil Hartnoll hanno sfornato diversi capolavori nella loro carriera. Il loro primo album (Green Album) risale al 1991 e ancora mi capita di ascoltare la hit Belfast in serate elettroniche d'avanguardia.

Questo "In Sides", datato 1996, è un album complessivamente ambient e, nonostante la scelta sia difficile, rimane il mio preferito. Il suono è pulito e molto rilassante. La complessità ritmica è impressionante eppure ad ogni ascolto permane un senso di pace. Di completezza. Ma questo non vuol dire affatto piattezza del suono! Ci sono beat incalzanti e sample di voci femminili che rendono la melodia di base molto movimentata e accattivante.

I singoli "The Box" e "The Saint" (dal film omonimo con Val Kilmer) sono stati trasmessi a mala pena qui in Italia. Forse qualcuno ricorda una tizia che andava in giro con una cuffia in testa per una metropoli dove tutti vivevano la propria vita alla velocità della luce, mentre lei, avanzando lentamente, osservava questa frenesia, reagendo con smorfie di amara consapevolezza (video di "The Box"). Qualcuno ricorda di essere andato a vedere il film Il Santo o di aver visto il video in stile 007. Non credo, però, che siano stati in molti a acquistarlo in un negozio di dischi (ammesso che tale negozio fosse ben fornito).

Invito dunque, tutti i debaseriani che hanno fatto tale gesto (vale anche dopo aver letto questa recensione) a postarlo! A seguire un'attenta analisi degli ultimi 3 secondi di The Box (Part 2), per svelare se si tratta di un messaggio satanico al contrario o robe simili! La mia preferita? Che domande! "Out There Somewhere?".

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