Quando mi hanno detto che Pat e Ornette avevano inciso qualcosa insieme ci sono rimasto di sasso. Proprio non me lo aspettavo. Il punto è che avevo sempre considerato Ornette una sorta di mostro sacro, un rivoluzionario. E avevo sempre considerato la musica di Metheny un po' come una colonna sonora da porno-movie, estremamente raffinata, però sempre quello (non per svilire il porno come genere filmico, ci mancherebbe altro da un appassionato come me che si guarda pure quelli di autore in bianco e nero). Poi se il jazz era la musica dei bordelli negli anni '20, la fusion è stata quella dei porno movie nei '70 (ruota sempre tutto attorno al sesso come ben sapete).

Comunque, non voglio uscire troppo dal seminato. La collaborazione in questione si può in effetti definire oltremodo bizzara, ma neanche troppo se si pensa che il Pat ha collaborato pure con Derek Bailey. E inoltre ci sono pure Charlie Haden al basso e Jack Dejohnette alle percussioni, mica noccioline qua.

E infatti il prodotto finito secondo me è qualcosa di veramente impressionante e originale. Penso che magari può spiazzare il fan tipico di Pat Metheny o sembrare come una cosa easy listening per il fan estremo di Ornette Coleman. Ma per me, che in fondo non sono nell'una nell'altra cosa, è semplicemente perfetto. E non è affatto banale, perchè gli ingredienti ci sarebbero stati tutti sulla carta per formare qualcosa di grottesco, tipo una pizza all'ananas della catena americana Pizza-Hut.

Ornette al sassofono è un autentico drago. Lui la soffia fuori tutta la pazzia che ha nelle viscere, lui lo ha  visto gia' alla fine dei sessanta che l'armonia Bebop era limitata, e l'ha rimodernata in maniera radicale. Perchè lui è un vero coyote e i suoni troppo morbidi gli sembrano falsi. Perchè lui lo sa che la vera bellezza sta nel suono dissonante.

Il Pat pure è un drago, ma per un alto verso. Di note lui ne macina veramente tante, e non così dissonanti. Il solo di chitarra portato all'estremo. Roba che spesso mi disorienta perché mi sembra che non faccia altro che correre ma che alla fine rimanga sempre fermo. Però chi l'avrebbe detto che si trovasse così a suo agio col free. Mistero. Per me questo è stato il disco con cui l'ho rivalutato da capo.

Questa gemma è uscita nel 1985 ed è stata ristampata in versione accresciuta nel 2005. Accattatev'illo jazzisti snob. Ma pure voi che di solito non ascoltate jazz e che volete avere a casa un disco veramente bizzarro. Bello e bizzarro al contempo, sfida ai canoni di bellezza classici. All this useless beauty.

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