Folgorazione dell'anno 2005 per il sottoscritto. Questo duo, non certo al primo disco come scoprirò presto, mi consegnano i 45 minuti più shockanti di questi mesi.

Ad ogni ascolto cresce la voglia di vederli dal vivo, ad ogni ascolto prende fuoco lo stupore e l'ammirazione per questi due funamboli del rock strumentale. Immagina un incrocio tra "Sheets of Easter" (circa un quarto d'ora di overdrive dei tremendi Oneida) e un pezzo qualsiasi dei primi Fantomas di Mike Patton, ma senza cantato. Miscelare il tutto e prolungare per 45 minuti senza fiato. Un tiro terrificante. Provare per credere.

Consigliato: a chi guida un buon common rail in aperta campagna, coi finestrini aperti per sentire al proprio passaggio il canto d'amore delle foglie dei viali d'autunno. Mentre il sole si rolla una canna sulla collina.

Sconsigliato: ai suddivisori del rock per tre (minuti a brano).

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