Personaggio controverso ma dal fascino irresistibile, basta avvicinarsi a una qualsiasi sua opera scritta da Osho (tutti i suoi libri sono tratti da conferenze ...in presa diretta!) per restare incantati e frastornati dalla profondità e dall’acutezza di pensiero di questo uomo al di sopra di un qualsiasi comune essre mortale (per non dire “illuminato”).
Questo “Il Libro del Risveglio” (Edizioni del Cigno) non è da meno. Scritto in forma di domanda e risposta (quasi ogni libro ha la stessa struttura) il Maestro ci fa partecipe della sua Visione Esistenziale contradittoria ma per certi versi lineare e avvincente, contro qualsiasi regola e convenzione.

Osho ci parla di Vita, di Morte, di Esistenza, di Sopravvivenza, di Dio, di Sessualità, di Eternità, di Bellezza e di Amore.
In poche parole: ci parla di Vita e basta.
La vita che in sé non ha alcun significato.
Si nasce tra mille sofferenze, si vive alla bell’e meglio e si muore, sperando Iddio di non patire le pene dell’inferno su una sedia a rotelle o peggio ancora.
La vita assume così un significato solo se riesci a trovare una qualche armonia con il Sacro, solo se riesci a effondere un po’ della fragranza divina nelle cose che fai e che vivi quotidianamente. Se riesci a fonderti spiritualmente col Tutto e con la Parte. Macrocosmo e Microcosmo compenetrati assieme.
Solo così hai una remota possibilità di diventare eterno e dare un senso a questo nostro passaggio terreno.
Se riesci a diventare Puro Amore, se riesci a rendere più bella, colorata e viva la tua esistenza trasformandola in una sorta di Omaggio al Creato… allora un significato lo ha.
Lo deve avere.

Nella vita il significato deve essere creato, non viene mai dato a priori. Non esistono formulette magiche che ti dicono COME vivere al meglio e QUALE è il Senso del tutto.
Ti è stata offerta la libertà, ti è stata offerta la creatività e la possibilità di metterla in pratica attraverso la Vita.
Quella cosa che diamo tutti troppo per scontata e che la apprezziamo SOLO quando viene attaccata o ce ne priviamo con la perdita di un affetto o altro.

Ci sono stati offerti tutti gli ingredienti necessari per crearci il proprio Menù di Vita ma nessuno ci ha mai dato un significato a priori.
Perché il senso di tutto te lo devi creare tu stesso.
Tu stesso devi diventare Creatore a tutti gli effetti e in questo modo, diventi partecipe e protagonista della parte divina che è in te.
Tu diventi parte di Dio.
Tu, io, noi... in fondo siamo tutti Dio.

Lettura ipnotica ma non difficile... solo per chi è in “cammino verso un qualcosa”.

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