La storia dei torinesi Over Wysteria Skies è simile a quella di tante band, nati nel maggio 2013 suonando cover il gruppo ha pian piano trovato tempo e idee per mettere in piedi qualcosa di più personale, iniziando con la pubblicazione di un singolo intitolato “Gold is Also Blue” e giungendo ai giorni nostri con “Tales of an Insidious Match”.

Di cosa si tratta?! Di un album che ricalca alla perfezione quanto fatto da inizio nuovo millennio in poi da centinaia e centinaia di band, il tutto racchiuso in un’unica parola: metalcore. Di questo si tratta, c’è poco da fare. Ci possono stare alcune divagazioni in territori post (percepibili soprattutto in alcune parti di chitarra), ma fondamentalmente la sostanza rimane sempre la stessa, quella che rese celebri compagini ormai note ai più come As I Lay Dying e Killswitch Engage anni or sono.

Breakdown, solito scontro melodico/growl alle voci e una produzione super pettinata fanno di questo disco un ottimo dono per chi non può fare a meno di questa musica. Decisamente professionale e ben congeniato “Tales of an Insidious Match” è un disco che non ha grossi nei, se non quello di risultare un po’ fuori tempo vista la tendenza odierna di muoversi verso elettronica e deathcore. Da evidenziare in questo lavoro sono soprattutto le parti più heavy, dando quasi la sensazione che questi musicisti siano decisamente più ispirati e validi una volta smessi i panni “di tendenza” lasciandosi andare senza freni e timori di sorta.

Come detto in precedenza questo esordio è sicuramente fin troppo ben impacchettato, a iniziare proprio da una produzione dei suoni molto curata che porta soprattutto in trionfo chitarre e ritmiche. Ma si sa, l’apparenza il più delle volte inganna e proprio per questo urge più coraggio e un sound molto più personale e meno studiato a tavolino.

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