Tra le band della seconda ondata thrash, una menzione non può non essere fatta agli americani Overkill, tra i gruppi che più seppero distinguersi, in mezzo ad una miriade di band spuntate come funghi. Provenienti da New York (terra degli Anthrax, dei quali si sente l'influenza), i nostri esordiscono musicalmente nell'83 con un demo autoprodotto, cui farà seguito l'anno successivo l'omonimo EP. Dopo questi due episodi, buoni ma non eclatanti, i ragazzi dell'east coast danno vita, nel 1985, al debut album Feel the Fire, ad oggi considerato uno dei lavori migliori della band. Prendono parte alle registrazioni il bassista D.D. Verni, il chitarrista Bobby Gustafson (che deve lavorare per due, essendo l'unico con una sei corde), il leggendario Rat Skates (batteria) e Blitz Ellsworth (voce). Nonostante l'apparente inconsistenza, la line-up è in grado di sfornare un ottimo prodotto, denso di thrash veloce e "maleducato" al punto giusto, senza tanti compromessi.

L'intro di Raise the Dead è bastarda quanto basta per sfociare in una canzone veloce e aggressiva, in cui aleggiano richiami della Bay Area. La successiva Rotten to the Core è la gemma dell'album, canzone anthemica, che non vi stancherete di ascoltare. Per il resto l'album prosegue su questo stile, mantenendosi su ottimi livelli: troverete alti (la title-track, Overkill e Hammerhead, tanto per citarne tre); quanto ai bassi... bè, sta a voi trovarli, dato che, dopo tanti ascolti, fatico a trovarli.

Che dire? In quaranta minuti ben suonati rimarrete impressionati nel sentire il drumming versatile e potente di Rat Skates, il riffing di impatto di Gustafson e la voce "acida" di Blitz Ellsworth, vero trade-mark in casa Overkill. Nota di merito anche alla produzione, buona per essere un debut.

Consigliato a chi mastica già il thrash e a chi, pur conoscendo gli Overkill, non abbia mai avuto la fortuna di ascoltare quest'opera.

P.S.: nota di demerito per i giovani de-recensori che hanno preferito recensire album presenti 20-30 volte (à la Master of Puppets), ignorando Feel the Fire.

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