I newyorkesi Overkill hanno sempre fatto parte insieme a Testament, Exodus, Nuclear Assault, Death Angel, Forbidden e compagnia varia, della cosidetta seconda forza del Thrash Metal a stelle e striscie. Considerati sempre secondi ai grandi quattro del thrash ossia Metallica, Slayer, Anthrax e Megadeth. Bene, per attitudine, coerenza e amore per questa musica secondo me sono alla pari dei soli Slayer.
Questo disco, il settimo della loro carriera è da considerarsi uno dei loro più significativi e rappresentativi.
Caratterizzati, da sempre, dalla particolare voce al vetriolo del grande Bobby "Blitz" Ellsworth e dal basso pulsante e pesante di DD Verni, gli Overkill mantengono fede con questo album al loro Thrash che sprizza l'occhio al punk-hardcore più intransigente.
I primi cinque brani sono una mazzata dietro l'altra. Coma, Infectious, Blood Money, Thanx For Nothing' e Bare Bones non lasciano tregua e scorrono veloci e adrenalinici. I due nuovi chitarristi Gant e Cannavino sparano i loro riff senza sosta alcuna, andando così a formare una prima parte di disco da dieci e lode. La title track Horrorscope è quasi doom nel suo incedere lento e pesante. New Machine è un thrash mid-tempo che indica la strada ai futuri Pantera. Frankenstein è una cover strumentale del blues di Edgar Winter. Live Young, Die Free e Nice Day. . . For A Funeral ritornano allo speed di inizio disco. Chiude il tutto la stupenda semi-ballad Solitude.
Gli Overkill oggi, dopo quasi 25 anni di carriera, sono ancora qui a sfornare dischi onesti e coerenti, non sempre dei capolavori come questo ma sempre fieri di non essere scesi a compromessi con niente e nessuno ma consapevoli di fare quello che sanno fare meglio: spaccare le ossa a chi va ad assistere un loro concerto.
Grandi.
Carico i commenti... con calma