Cari ragazzi, cari compagni, ve lo dico da subito: preparate l'elmetto e procuratevi qualsiasi cosa potete per imbastire un armatura più resistente possibile, perchè c'è una battaglia da affrontare.    

E sappiatelo: i nemici sono tosti, degli autentici pezzi di merda, si chiamano Dave Lisk, Derek Tailer, Ron Lipnicky guidati dagli storici caporali D.D. Verni e soprattutto Bobby "Blitz" Ellsworth. Se magari non credete che la battaglia sia dura, se pensate che in fondo di battaglie così ne avete già affrontate molte e anche di più difficili, vi sbagliate di grosso.    

La battaglia parte, ha inizio e anche se in principio penserete che che in fondo ce la potrete fare a resistere ("The Green And Black"), alla seconda "Ironbound" si capisce che, salvo miracoli, non ce ne sarà per nessuno. Ci si prova anche a opporre resistenza, ma uno ad uno cedete agli attacchi ("Bring Me The Night", "Give A Little", "The Heart And Heart" e l'eloquente "Killing For Living" tra i più devastanti) del nemico. Ma questa non è una "guerra senza fine" (anche se lo penserete a un certo punto...), in conclusione si rimane soli, ci si sveglia senza forze e ci si guarda intorno, vedi che sei rimasto solo tu, tutti i tuoi compagni sono periti, non ce l'hanno fatta. Tu sei vivo per miracolo, ma ancora per poco, "The S.R.C." è la botta finale, anche tu ci hai lasciato inevitabilmente le penne.    

Ok, adesso basta. Forse ho esagerato con l'entusiasmo e sono stato pure banale, ma la verità è che "Ironbound" è tutto quello che si vuole da un disco di Thrash Metal: ritmiche feroci infernali e assassine, assoli veloci senza inutili tecnicismi e con qualche spruzzata melodica che non guasta, e soprattutto una voce (quella di Blitz, da sempre un miscuglio tra Mustaine Udo e forse un pò di Bon Scott) più cattiva e imbastardita che mai. Gli Overkill non hanno (quasi) mai sbagliato un colpo nella loro lunga carriera, ma qui siamo di fronte ad uno dei loro apici assoluti, un disco che non potrà fare ameno di lasciare tutti stesi e sfiniti al termine dei suoi 58 infernali minuti.    

La battaglia, che si è presto tramutata in guerra, è finita e non ha lasciato superstiti, l'incubo è finito. Un incubo che però in fondo non avresti mai voluto che finisse.    

Killing for a living, living for a kill!!!

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