10 Magnifici Perdenti. 10 Storie che andrebbero raccontate. 9) Peter Ivers Peter Ivers' Band - Dark Illumination
Chi? Peter Ivers chi? Si: è praticamente sconosciuto. Eppure i Beacon Street Union vengono sempre citati tra i gruppi seminali della psychedelia americana degli ultimi sixties. Ok roba di nicchia, ma amata da molti.
Eppure i suoi dischi solisti (4, più 2 raccolte postume) qualcosina hanno venduto, "Terminal Love" riuscì ad arrivare tra i Top 100. Dischi solisti da recuperare, soprattutto il primo, quel "Knight Of The Blue Communion" che mischia India (ci doveva cantare Asha Phutli, poi si rivolsero a Yolande Bavan - jazzista dello Sri Lanka - e fu pure meglio), psychedelia, religiosità e blues ed è uno dei più belli e meglio custoditi segreti del Rock americano. Ma anche "Terminal Love" è bello strano e merita, si merita. Eppure "Jesus, A Passion Play for Americans" (lo spettacolo tratto da "Knights Of The Blue Communion" è considerato il precursore di "Jesus Christ Superstar". Eppure la sua "In Heaven" è stata scelta da Lynch come brano portante della colonna sonora di "Eraserhead" (e qui, almeno un sopracciglio dovreste alzarlo). Eppure fu amico e sodale di John Belushi. Eppure lo spettacolo che gli fecero presentare alla KSCI americana, "New Wave Theatre", fu davvero epocale: per la prima volta poterono apparire in uno show nazionale gruppi come i Dead Kennedys, gli Angry Samoans, i Plugz, grazie ad Ivers.
Per questo, quando lo trovarono, a casa sua, con la testa spaccata da un martello (o qualcosa di simile) subito pensarono a qualche musicista che lui non aveva atto partecipare al suo spettacolo.
La verità è che nessuno riuscì mai a scoprire come fosse andata.
Fu un famoso caso irrisolto.
Ci scrissero pure un libro: "In Heaven Everything Is Fine: The Unsolved Life of Peter Ivers and the Lost History of New Wave Theatre".
Alla fine è diventato più famoso come crimine irrisolto che come musicista.
Chi? Peter Ivers chi? Si: è praticamente sconosciuto. Eppure i Beacon Street Union vengono sempre citati tra i gruppi seminali della psychedelia americana degli ultimi sixties. Ok roba di nicchia, ma amata da molti.
Eppure i suoi dischi solisti (4, più 2 raccolte postume) qualcosina hanno venduto, "Terminal Love" riuscì ad arrivare tra i Top 100. Dischi solisti da recuperare, soprattutto il primo, quel "Knight Of The Blue Communion" che mischia India (ci doveva cantare Asha Phutli, poi si rivolsero a Yolande Bavan - jazzista dello Sri Lanka - e fu pure meglio), psychedelia, religiosità e blues ed è uno dei più belli e meglio custoditi segreti del Rock americano. Ma anche "Terminal Love" è bello strano e merita, si merita. Eppure "Jesus, A Passion Play for Americans" (lo spettacolo tratto da "Knights Of The Blue Communion" è considerato il precursore di "Jesus Christ Superstar". Eppure la sua "In Heaven" è stata scelta da Lynch come brano portante della colonna sonora di "Eraserhead" (e qui, almeno un sopracciglio dovreste alzarlo). Eppure fu amico e sodale di John Belushi. Eppure lo spettacolo che gli fecero presentare alla KSCI americana, "New Wave Theatre", fu davvero epocale: per la prima volta poterono apparire in uno show nazionale gruppi come i Dead Kennedys, gli Angry Samoans, i Plugz, grazie ad Ivers.
Per questo, quando lo trovarono, a casa sua, con la testa spaccata da un martello (o qualcosa di simile) subito pensarono a qualche musicista che lui non aveva atto partecipare al suo spettacolo.
La verità è che nessuno riuscì mai a scoprire come fosse andata.
Fu un famoso caso irrisolto.
Ci scrissero pure un libro: "In Heaven Everything Is Fine: The Unsolved Life of Peter Ivers and the Lost History of New Wave Theatre".
Alla fine è diventato più famoso come crimine irrisolto che come musicista.
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