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La scelta del posto, la fucilazione e la crudeltà della lunga esposizione dei corpi martoriati lasciano un segno indelebile nella popolazione milanese e nelle file della Resistenza, caricando di un valore simbolico il luogo e l’evento. Se non lo si comprende, resta davvero difficile capire a pieno il secondo e più noto episodio legato a piazzale Loreto: l’esposizione dei cadaveri di Mussolini, della Petacci e dei gerarchi fascisti il 29 aprile 1945.

(Roberto Cenati, Presidente ANPI Provinciale di Milano) STALINGRADO- LA FABBRICA Stormy Six
  • andisceppard
    10 ago 17
    Gugle strit viù non mi è amico. Mica lo so perché. Qualche tempo fa - tornando dal Poli - mi fermo in viale Abruzzi, e fumo una sigaretta. Davanti a me, sul muro del palazzo, c'è una targa. Parla di uno di quei 15 ragazzi. Che abitava lì. Meno di dieci metri da piazzale Loreto. Non mi ricordo il nome, e me ne dispiace. Me lo immagino, quella mattina. Da San Vittore a dieci metri da casa sua. Una cosa che sentiva dentro. E magari anche la paura, che scoprissero qualcuno che l'aveva aiutato. Ma le strade di casa tua. Meno di dieci metri. Tra i tuoi ricordi, la tua vita, i tuoi amori e la morte. Piazzale Loreto ci passo spessissimo. Non è mica più come una volta. Adesso, da quel giorno - ogni volta - passo di lì e gli mando un saluto. E - anche se non si potrebbe - alzo una mano. La sinistra.
     
  • iside
    10 ago 17
    Ingrandisci questa immagine
     
  • dipsomane
    10 ago 17
    bravo Iside. la memoria è importante, va 'esercitata', soprattutto per una nazione di mentecatti come la nostra.
    l'alter dì, un giovane infermiere che presta cure giornaliere a mia madre deve avermi scambiato per un coglione di caccapound e mi ha detto una frase che ultimamente è tornata in voga tra le scimmie di sto cazzo di paese: "sai cosa? ci vorrebbe ancora il duzze in itaglia!"
    ... l'ho guardato con un bel sorriso e gli ho detto con calma: "ma tu, oggi, vuoi che ti prenda a scarpate nel culo? e bada che non sto scherzando".
    dopo un momento di imbarazzo e un lieve rossore sul viso mi ha detto: "no, va be'... era così, per dire..."
    "fa 'na roba, non dire niente e mettiti a leggere, non è mai troppo tardi e con la pratica ti spunterà il pollice opponibile".
    c'è aria mefitica nelle strade di questa naziuncella...
     
  • Dislocation
    10 ago 17
    Sì, ha fatto le autostrade e le bonifiche, ti diranno. Bene, mostragli i duecento treni che nel 42 portarono l'ARMIR in Russia e poi i diciassette (diciassette!!!) che riportarono indietro i reduci. Digli della Libia, dell'Etipoia... lui, che voleva qualche centinaio di morti per sedersi al tavolo dei vincitori....
     

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Questo è un disco degli anni '70. E’ un disco politico. E’ un disco di sinistra. Proprio così. “Un Biglietto del Tram” è uno degli esempi più alti del “rock politico” mai prodotto in Italia. (Altrove in Europa si chiamava “Rock In Opposition” e gli Stormy Six appartengono a pien… di più