Dato il ripescaggio di "Medicine Fuck Dream", che non conoscevo, vi propongo un disco di Greg Ashley anche per la rassegna #zot2017 certo che il disco in questione non potrà che accogliere il vostro massimo gradimento.
Greg Ashley - Pictures Of Saint Paul (Trouble In Mind Records, June 30, 2017)
La verità è che Greg Ashley è diventato sempre più incazzato con il passare degli anni. Negli anni ha affinato la sua scrittura, ma la ha anche resa più concreta e ha cominciato sempre di più a porre attenzione alla società che gli sta attorno. I suoi toni di conseguenza sono diventati ancora più irriverenti rispetto ai suoi inizi come cantautore. A vederlo in effetti non si direbbe sia un grandissimo fan di Leonard Cohen (ha rifatto per intero l'album "Death of a Ladies' Man") eppure se ascoltate "Jailbirds and Vagabonds" l'eco del gigante della musica canadese si sentono tutti. Ma Greg Ashley oggi è soprattutto quello che potremmo definire come un cantautore punk attento alle tematiche sociali e ispirato tanto da Billy Bragg ("Goodbye Saint Paul Street", "Six A.M. At The Black And White"...) quanto per quello che riguarda le sonorità come sempre dalla psichedelia degli anni sessanta e gruppi come i Kinks ("A Sea Of Suckers") o Syd Barrett ("Two Person One Man Band"), l'honky tonk sound dei primi Stones ("Self Destruction Derby", "Medication #9", "Pursue The Night Life"). Registrato presso i suoi studios a Oakland e pubblicato da una bella etichetta come la Trouble In Mind Records, "Pictures Of Saint Paul" è uno dei dischi di musica cantautoriale migliori dell'anno 2017 e Greg Ashley è chiaramente un grande figlio di puttana e uno che canta di quelle persone la cui esistenza è ai margini e camminano sul filo del rasoio senza essere degli equilibristi e per queste ragioni non posso che consigliarvi di ascoltare assolutamente questo disco. Se non vi piace, tornatevene pure tutti quanti a casa dalla mamma. Cinque su cinque.
#oakland #punk #gregashley
Greg Ashley "Medication #9" (Official Video)
Greg Ashley - Pictures Of Saint Paul (Trouble In Mind Records, June 30, 2017)
La verità è che Greg Ashley è diventato sempre più incazzato con il passare degli anni. Negli anni ha affinato la sua scrittura, ma la ha anche resa più concreta e ha cominciato sempre di più a porre attenzione alla società che gli sta attorno. I suoi toni di conseguenza sono diventati ancora più irriverenti rispetto ai suoi inizi come cantautore. A vederlo in effetti non si direbbe sia un grandissimo fan di Leonard Cohen (ha rifatto per intero l'album "Death of a Ladies' Man") eppure se ascoltate "Jailbirds and Vagabonds" l'eco del gigante della musica canadese si sentono tutti. Ma Greg Ashley oggi è soprattutto quello che potremmo definire come un cantautore punk attento alle tematiche sociali e ispirato tanto da Billy Bragg ("Goodbye Saint Paul Street", "Six A.M. At The Black And White"...) quanto per quello che riguarda le sonorità come sempre dalla psichedelia degli anni sessanta e gruppi come i Kinks ("A Sea Of Suckers") o Syd Barrett ("Two Person One Man Band"), l'honky tonk sound dei primi Stones ("Self Destruction Derby", "Medication #9", "Pursue The Night Life"). Registrato presso i suoi studios a Oakland e pubblicato da una bella etichetta come la Trouble In Mind Records, "Pictures Of Saint Paul" è uno dei dischi di musica cantautoriale migliori dell'anno 2017 e Greg Ashley è chiaramente un grande figlio di puttana e uno che canta di quelle persone la cui esistenza è ai margini e camminano sul filo del rasoio senza essere degli equilibristi e per queste ragioni non posso che consigliarvi di ascoltare assolutamente questo disco. Se non vi piace, tornatevene pure tutti quanti a casa dalla mamma. Cinque su cinque.
#oakland #punk #gregashley
Greg Ashley "Medication #9" (Official Video)
Carico i commenti... con calma