L'inimitabile (per fortuna) rassegna #zot2017 suggerisce:
Linda Perhacs - I'm A Harmony (Omnivore Recordings, September 22, 2017)
Curiosa la storia di Linda Perhacs. Pubblica un disco nel 1970 che è diventato un oggetto di culto ("Parallelograms") e viene ristampato e riscoperto nel 2010 su Mexican Summer e Sundazed Records. Il mondo della musica scopre la propria colpevolezza e nel 2014 Sufjan Stevens diciamo che fiuta l'affare e gli produce a distanza di più di trent'anni il secondo disco in studio "The Soul Of All Natural Things" prodotto da Chris Price e Fernando Perdomo. Due-tre anni dopo pubblica un altro disco "I'm A Harmony" (Omnivore Recordings) e non gliene frega niente a nessuno. Va detto per onestà intellettuale che sia questo che il precedente non raggiungono le vette di "Parallelograms", così come il fatto che le sonorità di Linda Perhacs non siano esattamente commerciali né si prestano al facile ascolto. Ma questo disco (che vede ancora la collaborazione preziosa di Julia Holter) e quantomeno interessante. Linda è un'artista che si mette ancora in discussione, il disco è una serie di sperimentazioni sul piano vocale che creano suggestioni molto particolari ("I'm A Harmony", "Visions", "Eclipse Of Love", "We Will Live"...) e con arrangiamenti particolari influenzati da tropicalismo "The Dancer", "Take Your Love To A Higher Level" e francesismi ("One Full Cirle Around The Sun"). Il resto è repertorio classico di una artista che potrà piacere o meno ma che comunque ha ancora qualche cosa da dire.
Linda Perhacs - I'm A Harmony (I'm A Harmony 2017)
#folk #psychedelia #newage
Linda Perhacs - I'm A Harmony (Omnivore Recordings, September 22, 2017)
Curiosa la storia di Linda Perhacs. Pubblica un disco nel 1970 che è diventato un oggetto di culto ("Parallelograms") e viene ristampato e riscoperto nel 2010 su Mexican Summer e Sundazed Records. Il mondo della musica scopre la propria colpevolezza e nel 2014 Sufjan Stevens diciamo che fiuta l'affare e gli produce a distanza di più di trent'anni il secondo disco in studio "The Soul Of All Natural Things" prodotto da Chris Price e Fernando Perdomo. Due-tre anni dopo pubblica un altro disco "I'm A Harmony" (Omnivore Recordings) e non gliene frega niente a nessuno. Va detto per onestà intellettuale che sia questo che il precedente non raggiungono le vette di "Parallelograms", così come il fatto che le sonorità di Linda Perhacs non siano esattamente commerciali né si prestano al facile ascolto. Ma questo disco (che vede ancora la collaborazione preziosa di Julia Holter) e quantomeno interessante. Linda è un'artista che si mette ancora in discussione, il disco è una serie di sperimentazioni sul piano vocale che creano suggestioni molto particolari ("I'm A Harmony", "Visions", "Eclipse Of Love", "We Will Live"...) e con arrangiamenti particolari influenzati da tropicalismo "The Dancer", "Take Your Love To A Higher Level" e francesismi ("One Full Cirle Around The Sun"). Il resto è repertorio classico di una artista che potrà piacere o meno ma che comunque ha ancora qualche cosa da dire.
Linda Perhacs - I'm A Harmony (I'm A Harmony 2017)
#folk #psychedelia #newage
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