Ogni nuova scoperta nel repertorio di John Cage è una rivelazione. Thanks to @ALFAMA to introducing me to this magnificent opera.
#buzz
John Cage - Bird Cage (Not On Label, 1972)
Sinceramente non so se questa opera sia mai stata pubblicata e in che formato. Per quello che posso sapere è stata oggetto di riproposizioni di diversi compositori e musicisti nel corso degli anni e si possono trovare di conseguenza diverse versioni (da menzionare in particolare quella di William Blakeney) di quella che si può definire come una delle tante opere massime sperimentali del grande John Cage. Praticamente "Bird Cage" fu un vero e proprio allestimento sonoro composto da Cage presso gli Albany Electronic Music Studios nell'aprile del 1972 nell'arco di tre giorni e scritto per 12 nastri da riprodurre in diverse combinazioni di 4, 6 oppure 8 alla volta attraverso degli altoparlanti. John Cage fu assistito in questa operazione dal professore emerito e compositore Joel Chadabe e dal mitico Robert Moog: le registrazioni erano preesistenti all'allestimento sonoro e riproducevano suoni degli uccelli in gabbia, registrazioni da "Mureau" (1970) e suoni tratti da momenti della vita quotidiana. Eseguito la prima volta nel 1973 con Joel Chabade e David Tudor, la performance vide i tre compositori alternare i diversi nastri senza nessuna sequenza predefinita e ottenendo quindi di volta in volta la rappresentazione di un contesto ambientale differente. Curiosamente, ascoltato negli stessi giorni, mi è venuto spontaneo paragonare questa opera a "Le Carnaval des Animaux" di Saint-Saens. Anche qui abbiamo una composizione di carattere neo-classico, seppure minimalista, e allo stesso tempo allegorica e dove le strumentazioni analogiche si sostituiscono a una intera orchestra, ma tutti e due i compositori, a distanza di un secolo l'uno dall'altro riescono a rappresentare la realtà attraverso la musica segnando in questo senso un continuum all'interno della musica neo-classica e che continua ancora oggi rinnovandosi ma evidentemente senza mai tagliare i ponti con il passato. Definire questa opera come "suggestiva" è sicuramente limitativo e non c'è bisogno di sovrapporre le dodici tracce del disco oppure di suonarle secondo diverse sequenzialità: le sensazioni derivanti dall'ascolto e le sfumature saranno ogni volta diverse e completamente nuove.
#minimalism #avantgarde #johncage
John Cage: Bird Cage (1972)
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John Cage - Bird Cage (Not On Label, 1972)
Sinceramente non so se questa opera sia mai stata pubblicata e in che formato. Per quello che posso sapere è stata oggetto di riproposizioni di diversi compositori e musicisti nel corso degli anni e si possono trovare di conseguenza diverse versioni (da menzionare in particolare quella di William Blakeney) di quella che si può definire come una delle tante opere massime sperimentali del grande John Cage. Praticamente "Bird Cage" fu un vero e proprio allestimento sonoro composto da Cage presso gli Albany Electronic Music Studios nell'aprile del 1972 nell'arco di tre giorni e scritto per 12 nastri da riprodurre in diverse combinazioni di 4, 6 oppure 8 alla volta attraverso degli altoparlanti. John Cage fu assistito in questa operazione dal professore emerito e compositore Joel Chadabe e dal mitico Robert Moog: le registrazioni erano preesistenti all'allestimento sonoro e riproducevano suoni degli uccelli in gabbia, registrazioni da "Mureau" (1970) e suoni tratti da momenti della vita quotidiana. Eseguito la prima volta nel 1973 con Joel Chabade e David Tudor, la performance vide i tre compositori alternare i diversi nastri senza nessuna sequenza predefinita e ottenendo quindi di volta in volta la rappresentazione di un contesto ambientale differente. Curiosamente, ascoltato negli stessi giorni, mi è venuto spontaneo paragonare questa opera a "Le Carnaval des Animaux" di Saint-Saens. Anche qui abbiamo una composizione di carattere neo-classico, seppure minimalista, e allo stesso tempo allegorica e dove le strumentazioni analogiche si sostituiscono a una intera orchestra, ma tutti e due i compositori, a distanza di un secolo l'uno dall'altro riescono a rappresentare la realtà attraverso la musica segnando in questo senso un continuum all'interno della musica neo-classica e che continua ancora oggi rinnovandosi ma evidentemente senza mai tagliare i ponti con il passato. Definire questa opera come "suggestiva" è sicuramente limitativo e non c'è bisogno di sovrapporre le dodici tracce del disco oppure di suonarle secondo diverse sequenzialità: le sensazioni derivanti dall'ascolto e le sfumature saranno ogni volta diverse e completamente nuove.
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John Cage: Bird Cage (1972)
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