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Ci ficchiamo a capofitto nella scena kraut-rock su suggerimento di @[ALFAMA] per riproporre la rassegna di ascolti più pazza che ci sia.

#buzz

Gila - Gila (BASF, 1971)

Gli Gila si formarono nel 1969 in una comune di Stoccarda. Il gruppo era guidato dal chitarrista Conny Veit (Guru Guru, Popol VUh) il quale dopo una fase iniziale in cui il gruppo ricercava ispirazioni nello stile dei Pink Floyd, pilotò la band verso sonorità più sperimentali nello stile Amon Duul II e Popol Vuh. Proprio Florian Fricke dei Popol Vuh Daniel Fichelscher degli Amon Duul II sarebbero successivamente entrati a far parte della band, che qui invece è completata da Frytz Scheyhing, Walter Wiederkehr e Daniel Alluno. Un disco oggettivamente spettacolare e molto particolare anche all'interno di un micro-cosmo già di per sé unico come il kraut-rock, "Gila" è un disco in cui si combinano in una maniera composita e multiforme acidità MC5, suono imperioso dell'organo nello stile Doors e space psichedelia nello stile kraut. Il groove del basso è spettacolare così come la sezione ritmica che assume a tratti quelle derivazioni di provenienza indiana con l'uso dei tabla che rendono il suono ancora più caratteristico e comunque inserito nel contesto di quegli anni. Pezzi come "Kollektivitat" anticipano di vent'anni gli Spacemen 3, la fine dei 12 minuti di "Kommunikation" con la coda dell'organo che regna tra vibrazioni e scintille spaziali è un momento semplicemente sontuoso, le onde psichedeliche di "Individualitat" rimandano alla psichedelia più sperimentale del nord-europa... Insomma ci sono veramente un sacco di spunti interessanti e di intuizioni brillanti in questo disco che tra quelli usciti fuori dalla scena kraut-rock di quegli anni è probabilmente uno dei capitoli meno conosciuti o sottovalutati, ma per quanto mi riguarda assolutamente imprescindibile a questo punto.

#gila #suonaciilviolino #kraut

Gila - Kollaps
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Canzone 03 - Kollaps