Un disco suggerito dall'almico @[ALFAMA] e che entra nella rassegna #zot2017
Cobalt Chapel - Cobalt Chapel (KLOVE, 2017)
Sono stato su questo disco un bel po' di tempo alla fine dello scorso anno (2017) dopo che mi era stato segnalato proprio su queste pagine, poi senza nessuna ragione specifica, ma perché preso da mille altri ascolti, lo ho abbandonato per riprenderlo solo ora a distanza di mesi e confermare tutte le belle sensazioni che mi aveva già regalato a suo tempo. Cobalt Chapel è una collaborazione tra Jarrod Gosling e la vocalist Cecilia Page. Il disco riprende in una chiave noir e misterioso determinate derivazioni canterburyane inserite in un contesto più moderno e modellato sulla voce di Cecilia, che ha chiaramente un ruolo centrale (non mancano tuttavia momenti solo strumentali e lunghe sessioni di suoni di orogano e sintetizzatori) e a tratti costituisce la vera e propria colonna su cui si reggono le singole tracce (vedi "The Lamb", "Crestone Ridge"). La cosa bella, quello che forse è il vero punto di forza, è che è difficile dargli una definizione esatta di genere. La coppia salta da una certa forma di canzone francese stile Serge Gainsbourg a atmosfere barocche sintetiche sofisticate, dimensioni lounge spaziali e quella psichedelia istrionica United States of America (chiaramente inserita all'interno di un contesto comunque visionario, ma di differente ambientazione). Fosse uscito quarant'anni fa, ne sarebbe uscito un disco come tanti di musica folk psichedelica e magari con quei rimandi alla cultura celtica. Invece oggi, chi lo sa, forse la definire più una specie di musica sacrale post-moderna. Resta nel tempo, senza perdere colpi a distanza di un anno. Non è poco. Credo abbiano pubblicato un nuovo singolo di recente, quindi be', immagino a breve cacceranno fuori un nuovo LP, da vedere se riusciranno a mantenersi in questa formula estatica e ultra-dimensionale e senza prendere pericolose derive indie.
Cobalt Chapel - Three Paths Charm
Cobalt Chapel - Cobalt Chapel (KLOVE, 2017)
Sono stato su questo disco un bel po' di tempo alla fine dello scorso anno (2017) dopo che mi era stato segnalato proprio su queste pagine, poi senza nessuna ragione specifica, ma perché preso da mille altri ascolti, lo ho abbandonato per riprenderlo solo ora a distanza di mesi e confermare tutte le belle sensazioni che mi aveva già regalato a suo tempo. Cobalt Chapel è una collaborazione tra Jarrod Gosling e la vocalist Cecilia Page. Il disco riprende in una chiave noir e misterioso determinate derivazioni canterburyane inserite in un contesto più moderno e modellato sulla voce di Cecilia, che ha chiaramente un ruolo centrale (non mancano tuttavia momenti solo strumentali e lunghe sessioni di suoni di orogano e sintetizzatori) e a tratti costituisce la vera e propria colonna su cui si reggono le singole tracce (vedi "The Lamb", "Crestone Ridge"). La cosa bella, quello che forse è il vero punto di forza, è che è difficile dargli una definizione esatta di genere. La coppia salta da una certa forma di canzone francese stile Serge Gainsbourg a atmosfere barocche sintetiche sofisticate, dimensioni lounge spaziali e quella psichedelia istrionica United States of America (chiaramente inserita all'interno di un contesto comunque visionario, ma di differente ambientazione). Fosse uscito quarant'anni fa, ne sarebbe uscito un disco come tanti di musica folk psichedelica e magari con quei rimandi alla cultura celtica. Invece oggi, chi lo sa, forse la definire più una specie di musica sacrale post-moderna. Resta nel tempo, senza perdere colpi a distanza di un anno. Non è poco. Credo abbiano pubblicato un nuovo singolo di recente, quindi be', immagino a breve cacceranno fuori un nuovo LP, da vedere se riusciranno a mantenersi in questa formula estatica e ultra-dimensionale e senza prendere pericolose derive indie.
Cobalt Chapel - Three Paths Charm
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