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Hanno appena trasmesso su una radio di diffusione nazionale uno spezzone di una vecchia (pare l’ultima) intervista a Lucio Battisti, a 20 anni dalla morte. Battisti parlava del suo processo creativo pieno di contrasti, dalla continua voglia di comporre musica raffinata per pochi e nello stesso tempo musica di massa. Di non sapere spesso all’inizio che direzione prendere, di risultati non pianificati e imprevisti alla fine. Di canzoni a volte pessime che venivano fuori. Insomma del caos nel suo modo di creare e comporre musica. Praticamente le stesse considerazioni che lessi qualche anno fa espresse da Wayne Coyne riguardo al metodo di composizione dei Flaming Lips. Non sapevo che anche i FL fossero fans di Battisti e si fossero ispirati al suo pensiero musicale. Non sapevo che il mio nickname lo avrebbe potuto inventare Battisti (zaireeka = Zaire, come simbolo di caos primitivo, + eureka, come “ho trovato”, scoperta o risultato inaspettato) Lucio Battisti - Il Nostro Caro Angelo
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