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Con il regio nullaosta di @[lector] vorrei proporvi qualche quesito che forse (anzi, #forse) chiarificherà un poco la annosa questione del criterio secondo il quale si è de jure cittadini, o meglio sudditi, del Capish-regno anzicheno.

1) Esistono, secondo voi, criteri oggettivi di valutazione di un prodotto musicale/filmico? (Motivare la risposta.)

2) Assumendo che molti, ma non è il nostro caso, foggiano i loro gusti sulla base di auctoritates piuttosto che di sincero apprezzamento, la (più o meno ragionata, più o meno viscerale) propensione per una certa opera, vi pare scindibile dall'immaginario che essa porta con sé? Detto altrimenti: essere ad es. assidui frequentatori degli Slayer credete debba per forza renderti un disprezzatore dei Mùm (e viceversa)?

3) Secondo voi l'esser capish è una questione meramente di facciata (ergo il mostrarsi apprezzatori di X e disprezzatori di Y) oppure piuttosto anzitutto una questione di forma mentis (il considerarsi curiosi e onnivori musicalmente)? Il che, vedete bene, non esclude affatto che, avendo assaggiato di tutto senza pregiudizi, DOPO aver assaggiato e non PRIMA, si possa alfine aver affinato il proprio palato in modo tale da giudicare a ragion veduta sulla bontà di X o Y.

Grazie dell' attenzione,
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