Di conseguenza, ecco la mia terna:
3) "Ciao mà..." di Giandomenico Curi (1988): siamo a Roma nell'87, ovviamente 'C'è chi dice no' è prima in classifica, Vasco è in concerto al PalaEur. La scuola è finita, i ragazzi si godono le vacanze appena cominciate ma soprattutto si preparano alla serata magica, quella che cambierà le vite di tutti. C'è la ragazza timida acqua e sapone (un'Albachiara in carne e ossa) che sogna il vero amore, c'è il burino palestrato aò aò con la moto, c'è quello serio e studioso che ascolta solo la classica e pensa di non piacere alle ragazze ma alla fine guarda un po' piace, c'è il rockettaro "io so' ribbelle" che prova a imbucarsi spacciandosi per tecnico del suono, c'è la squinzia oca disperatamente in cerca di un accompagnatore, c'è Claudia Gerini ancora minorenne. Epica scena finale (in metro) sulle note di 'Ridere di te', una sorta di Breakfast Club all'italiana all'insegna di un appassionato 'volemose bene' generazionale. Vaporidis & Co. hanno tratto grande ispirazione.
2) "Mezzo destro mezzo sinistro - 2 calciatori senza pallone" di Sergio Martino (1985): la neopromossa d'occasione non è la Longobarda bensì la Marchigiana alias Sambenedettese, che per affrontare il salto di categoria si affida all'esperienza di Gigi (Sammarchi) Cesarini e soprattutto di Andrea (Roncato) Margheritoni, appesantito centravanti donnaiolo reduce da un'esperienza fallimentare negli States. Fra gag demenziali in serie e giocatori che scoreggiano in campo, faremo la conoscenza del biondo danese Kekkonen (un nome un programma) e della schiappa brasiliana Felipe Goncalves, poco avvezzo ai ritmi del nostro campionato. La squadra vivrà momenti di crisi e verrà mandata in ritiro, anzi in convento, sull'Appennino. Da segnalare le partecipazioni di Pino Insegno nel ruolo di Carlo Vacca e di Leo Gullotta in quello dell'allenatore subentrato, il sergente di ferro argentino Juan Carlos Fulgencio - sua la frase tipica: "estos jugadores son grandes lavativos". Imprescindibile per tutti i fans di Tonino Carino e del calcio provinciale di una volta.
1) "Sposerò Simon Le Bon - Confessioni di una sedicenne innamorata persa dei Duran Duran" di Carlo Cotti (1986): Milano da bere, paninari, Timberland, Moncler colorati, moto Cagiva Elefant. Un mix esplosivo fà da sfondo alla storia dell'adolescente Clizia, brava ragazza di buona famiglia borghese che vive esclusivamente nel pensiero dei Duran Duran. Di Simon in particolare, mentre l'amica del cuore Rossana muore per John Taylor. Il fratellino è a sua volta fan di Madonna e tifoso dell'Inter. Sono gli anni dei primi problemi di cuore e dei primi piccoli attriti in famiglia: solite noie da teenager, insomma. Sono gli anni del Drive-In, ma anche dei "truzzo!", "troppo giusto!", e del "sei fuori di melone!". I pomeriggi si passano davanti alla TV, si sogna l'America come Ramazzotti, DeeJay
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