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Fallo sulla apposita barra grigia.
#perleoscure
Rikki and the Last Days of Heart - '4 Minute Warning'
#dimenticatidadioedagliuomini
Rikki And The Last Days Of Earth - City Of The Damned

@[imasoulman] in cattedra:
Dici '1977' e pensi subito (non qui, là, oltre manica, chè qui nel Bel Paese si ascoltavano i cantautori...ci volevano Renzo Arbore e il suo inviato a Londra Michel Pergolani per rendorci edotti) a dei cazzoni capaci sì di dire one-two-three-four ma incapaci di mettere assieme il quarto accordo consecutivo.
E invece no, se è vero come è vero che il punk fu attitudine distruttiva verso sè stessi prima che verso ciò che circondava, musica compresa, ma che i prodromi stavano tanto negli Stooges quanto nei Roxy Music, nei New York Dolls come nel glam più spinto. Se no mica avremmo avuto Ultravox!, primi Japan, Magazine e Be-Bop Deluxe.
Ecco, Rikki Sylvan è un Adam Ant che non ce l'ha fatta.
Eppure questo disco, se vi dicono qualcosa parole come art e punk unite poi da un trattino, percorso da chitarre sanguinanti, fischi di synth malevoli e cascate di disperazione melò non posticcia, è davvero un capolavoro dimenticato di quella irripetebile stagione, implacabile assalto all'arma bianca di 'rumore futurista'.
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