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#perleoscure
The Zulus - he Zulus
#dimenticatidadioedagliuomini
The Zulus: "Kings in the Queen City" (1985)

'Bosstown Sound' strikes again?
Beh, se siamo qui, direi di no, ma questo l'avevate già intuito. Gli Human Sexual Response del chitarrista Rich Gilbert e del vocalista Larry Bangor (un'ugola di matrice-Robert Plant) facevano post-punk e non chiedetemi quanto valido perchè a) non li ho mai sentiti b) mica sono Scaruffi - e meno male. Ma oltre la cortina fumogena densa e oscura, si sentiva che c'era dell'altro. Quando si unì a loro Malcom Travis alla batteria, divennero Zulus e per un tre anni furono una delle tante 'next big thing' di quell'aristocratica località.
Dopo un e.p. di riscaldamento, nel 1988 la Slash volle fare le cose in pompa magna, tanto da chiamare un provvisoriamente disoccupato (diciamo meglio: 'meno' occupato...) Bob Mould.
Risultato? Un disco che tracima energia dal primo all'ultimo solco, di punk che diviene incredibilmente sospensione blues (ah, c'è pure l'armonica...come se John Mayall fosse nato trent'anni dopo), di melodia imprigionata in ritmi martellanti e riffoni melodici figli della temperie indie-rock.
Come se i vostri power-trio's o i vostri eroi dell'hard-rock preferiti avessero messo su la cresta settantasettina.
Risultato? Prossimo allo zero, tant'è che le righe si scioglieranno subito dopo (e Bobone si tirerà dietro Travis, quando dovrà dare la stura al power-pop punk dei suoi Sugar).
Ma ancora non me lo spiego...

Thanx Imasoulman!
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