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Ragazzo dell'Europa

Certo... pezzo struggente, come no, al pari del violino e del mandolino di Pagani.
Ma a noi che si spacca il capello in quattro questo non interessa, se non in secondo o terzo luogo.
In primo luogo ci premono invece i retroscena di studio, come quello sul batterista.
Che a Gianna non andava proprio giù - e lo fece presente ad Annie Lennox, pure lei presente alle sessions.
Ma che batterista è, questo? Sembra un ragioniere, suona ingessato - ammesso sappia davvero suonare.
Te ti serve uno più muscolare, pare abbia detto Annie Lennox, uno veramente rock'n'roll.
Allora Gianna va dal produttore: un "certo" Conny Plank, tedesco... i musicisti li aveva portati lui.
Non è che si potrebbe cambiarlo, sto batterista?
Conny Plank non rispose niente ma la guardò malissimo. Di sostituire il batterista, non ci pensò nemmeno.
Il batterista era un tedesco pure lui, si chiamava Jaki Liebezeit.
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